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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL

martedì 28 febbraio 2012

DIFESA A ZONA? ME GUSTA MUCHO


La difesa a zona: principi

L'attenzione dei difensori, principalmente, è rivolta al pallone, non solo ai giocatori avversari. Vengono definite delle zone "pericolose" e delle zone "non pericolose". Nelle prime i difensori si concentrano per agire, mentre nelle seconde i giocatori di difesa sorvegliano soltanto.

La difesa "in zona" coinvolge tutto il blocco squadra, compresi gli attaccanti: la squadra è corta sull'asse pallone-porta ed ogni difensore è solidale con il blocco difensivo. Lo spazio concesso agli attaccanti nella zona pericolosa diminuisce proporzionalmente all'avvicinarsi del pallone alla porta. Non è obbligatorio attuare la tattica del fuori gioco.

I giocatori che difendono devono essere sempre concentrati ed attivi mentalmente: infatti, sono chiamati ad un continuo adattamento su avversari che cambiano frequentemente e con velocità. Fondamentale il concetto di diagonale, sia da parte di chi è vicino al pallone (diagonale piccola), sia da parte di chi è più lontano dallo stesso, in funzione dei concetti di "anticipo" e "copertura".

domenica 26 febbraio 2012

QUALE DOTI ALLA BASE DI UN CALCIATORE?

Ciao a tutti, ogni allenatore vede il calcio come meglio crede, secondo me con dei calciatori di medio livello si può fare un buon campionato, ma quali caratteristiche deve avere un medio calciatore?
Innanzitutto se sono io a formare una squadra vado a prendere dei calciatori con un elevato spirito di sacrificio, che tradotto sul campo significa correre, aiutare il compagno in difficoltà, prendere il suo posto quando la squadra non è equilibrata, essere disponibile verso l'allenatore e soprattutto verso i compagni. Un esempio potrebbe essere l'Inter nella semifinale di ritorno in quel di Barcellona edizione Champions League 2010.

martedì 21 febbraio 2012

4 4 2 CONTRO 4 3 1 2 IN TRE PROIEZIONI

Questi 2 moduli possono essere molto simili e nello stesso tempo molto diversi tra di loro, dipende da come vengono interpretati. Quando si affrontano 2 squadre con questi moduli la tattica prende il sopravvento: sulla carta il 4 4 2 propone 4 uomini sulle fasce e una certa supremazia territoriale sulle catene laterali, nel contempo, la squadra che adotta il 4 3 1 2 ha più uomini in mezzo al campo, ben 4 se contiamo la mezzapunta contro i 2 mediani del  4 4 2, ecco allora che la tattica difenda fondamentale perchè, senza le scalature adeguate, il 
4 3 1 2 ci può fare davvero male, specie se la mezzapunta è molta brava a saltare l'uomo. Di seguito proporrò 3 proiezioni su come scalare in 3 situazioni di gioco diverse. Buon divertimento.

domenica 19 febbraio 2012

IL TORNEO DI VANCHIGLIA VA ALL'ACCADEMIA INTER, OTTIMO IL NOSTRO RUOLINO


Il torneo di Vanchiglia va all'Accademia Inter, ma la giornata finale è segnata dal Lucento che si ritira dalla competizione con una finale da disputare contro il Vanchiglia.
A quel punto gli organizzatori hanno cambiato le carte in tavola e hanno deciso di fare un triangolare finale con le 2 squadra sconfitte in semifinale, vale a dire San Mauro, sconfitto in mattinata dal Vanchiglia, e Accademia Inter ,sconfitta ai calci di rigore dal Lucento.
Il triangolare finale si è concluso con la vittoria dell'Accademia Inter che ha battuto sia il Vanchiglia che il San Mauro alzando al cielo la sua coppa.
Fin troppo onesti gli organizzatori, forse la Coppa andava al Vanchiglia perchè aveva meritatamente raggiunto la finale, e quando una squadra non si presenta la vittoria va  assegnata a tavolino.
Per quanto riguarda la mia squadra, siamo usciti con onore perdendo per 3 a 1 contro il Lucento, la partita è stato combattuta fino alla fine e solo per una questione di centimetri non abbiamo raggiunto il pareggio. Da segnalare il giovane attaccante Samuele Di Giacomo, già pronto per indossare maglie più gloriose come Juventus e Torino.
Di seguito la galleria fotografica.

giovedì 16 febbraio 2012

UN ONORE ESSERE TRA LE PRIME 8 DELLA CLASSE

Torneo Mosso di Vanchiglia categoria Esordienti 2000
Dopo la vittoria del Torneo di Santa Rita non era facile catapultarsi nel nuovo torneo di Vanchiglia e fare bene, del resto, dopo la vittoria di una competizione così importante la concentrazione cala, la fame viene meno, soprattutto per una squadra come la mia abituata in passato a perdere.
Nonostante questo e un inverno tutt'altro che tiepido, siamo riusciti a qualificarci e far parte delle 8 squadre più forti di Torino, è un onore disputare i quarti di finale con squadre come Juventus, Lucento, Vanchiglia, Gabetto, Pro Settimo, San Mauro.
Sabato probabilmente affronteremo la squadra più forte del torneo, il Lucento del resto ha battuto anche la Juventus, un biglietto da visita da grande squadra, non sarà facile, ma noi come sempre ci proveremo .

domenica 12 febbraio 2012

LA COSTRUZIONE DEL GIOCO

Quando si parla di costruzione del gioco si devono tenere conto tanti fattori: in quale campionato stiamo giocando, adulti,  settore giovanile o scuola calcio? Una vera e propria organizzazione di gioco è fondamentale nelle prime squadre e juniores, man mano che si scende di categoria la costruzione di gioco è meno elaborata, e mi pare logico visto che un terzino di 12 anni non riuscirà mai a servire la punta con un lancio di 70 metri, dunque nei piccoli la costruzione di gioco deve essere strutturata sul corto.

Parlando di pulcini a 6 e a 7 e primo anno di esordienti a 9 la costruzione di gioco è di difficile attuazione, si consiglia far giocare i bambini a seconda delle loro caratteristiche, della loro fantasia, della loro attitudine, ed in allenamento dare molto spazio alle capacità tecnico coordinative e cognitive.

lunedì 6 febbraio 2012

WORK IN PROGRESS

A volte mi chiedo se il gioco del calcio è un opinione, un'interpretazione racchiusa in un punto di vista, oppure se è uno sport facile, dove vince che fa un gol in più dell'avversario.
Sono convinto dell'ultima ipotesi nonostante colleghi addetti ai lavori ci propinano metodologie di allenamento straordinarie, si fa per dire, come se per dimagrire bastasse prendere una pillola al giorno o fare una dieta di sole banane.
Mi piace leggere libri che riguardano il calcio, cerco di prendere il buono da ogni proposta di allenamento, ma non perdo di vista le mie idee, quelle in cui credo fortemente.
Non amo le parole difficili e i contenuti di difficile comprensione, anche perchè chi legge deve capire, e qui nasce il primo aforisma, parla come mangi o non sarai capito.
In questo ventennio vissuto in mezzo ai campi di calcio ho capito che ognuno ha la propria idea, come è giusto che sia d'altronde, quale sia quella giusta o quella sbagliata non spetta a me stabilirlo. Posso solo difendere le mie tesi, su come vedo io questo sport e su come cerco di fare calcio:
Innanzitutto penso che gli allenatori più bravi devono lavorare con i piccoli, è nella fascia d'età 6-12 anni che si sviluppano tutte quelle capacità tecnico-coordinative e psico-cognitive che formano un giovane calciatore. Chi ha lavorato poco e male difficilmente diventerà un giocatore di calcio, anche perchè a 14 anni la tecnica di base deve essere già acquisita. Ma qui apro una parentesi, un giovane calciatore nato per giocare a calcio acquisisce una tecnica sopraffina anche giocando in mezzo alla strada prendendo a calci un pallone: non voglio fare nomi ma conosco la storia di un ragazzo del mio paese che oggi gioca in Serie A, beh, vi dico che fino a 14 anni giocava nelle piazzette del paese, ciò vuol dire che bisogna avere doti naturali per emergere in questo sport, ancor prima della scuola calcio o di qualsiasi preparazione tecnica.
Il massimo per un allenatore sarebbe quello di avere una squadra con talento e con una voglia matta di rincorrere un pallone, e ditemi quello che volete, la differenza la fanno i giocatori anche se nell'età giovanile l'allenatore recita un ruolo  di grande importanza perchè è il vero punto di riferimento per tutta la squadra.
Gli allenamenti non devono avere niente di misterioso, tanta tecnica di base, tanti esercizi per il possesso palla, tanta psicocinetica e coordinazione, tanta intensità, tanta tecnica applicata e tante partitelle.
La tattica inizieremo a farla dai 12 anni in su, mentre lavoreremo sulle capacità condizionali a fine pubertà. Occhio però, non sono un maniaco della corsa, meglio 100 metri in 10 passaggi che 100 metri da solo.
Alla prossima. R.L.




venerdì 3 febbraio 2012

TANTI AUGURI A VINCENZO TRICARICO

Torino 3 febbraio 2012 - I campionati/tornei sono fermi a causa delle condizioni meteo che hanno interessato tutta la nostra penisola: a Torino freddo, neve e gelo ci hanno costretto ad un riposo forzato, ragazzi a casa quindi sperando che il tempo migliori e si possa tornare a giocare il più presto possibile. Oggi è un giorno particolare per la nostra squadra, l'asse portante, vale a dire il Dirigente Responsabile Vincenzo Tricarico compie gli anni.
Volevo augurargli un buon compleanno in forma pubblica, anche perchè Vincenzo è una persona che merita, sempre disponibile e professionista serio sia in campo che fuori.
Grazie a lui la stagione calcistica 2011/2012 sta andando a gonfie vele, ringrazio Vincenzo per la sua serietà e abnegazione, per il suo impegno quotidiano, per il suo modo di essere, per la sua umiltà e per la sua immensa competenza.
Nella vita ci sono delle persone che meritano qualcosa in più di quello che hanno o di quello che sono, ecco, Vincenzo è uno di questi, un uomo che spesso pensa più agli altri che a se stesso, determinante per la società Barcanovasalus, troppo importante per ogni allenatore, così come lo è per me.
Ringrazio ogni giorno Vincenzo per l'impegno profuso verso questa squadra, oggi però, è un giorno diverso, è il suo giorno.
Tanti auguri Vincenzo, cosa ti regalo: un abbraccio immenso.

Rosario


IL 4-4-2 FASI DIFENSIVE E OFFENSIVE. 12 PROIEZIONI