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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
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mercoledì 31 ottobre 2012

FABIO CASERTA, UN CAMPIONE DENTRO E FUORI DAL CAMPO

Dalla Terza Categoria alla Serie A, passando per Eccellenza, Serie D, C2 e Serie B.
Un lungo cammino per il ragazzo di Melito Porto Salvo che ieri ha finalmente coronato il sogno di far gol alla squadra che non l'ha mai voluto, la Reggina. Eppure Fabio a Reggio sarebbe andato a giocare anche a piedi.
Vado con ordine, quando Caserta giocava a Barcellona Pozzo di Gotto è stato più volte offerto alla Reggina, ricordo ancora quante persone si sono mosse per far approdare Fabio nella squadra della sua città, eppure la società di Via delle Industrie non l'ha mai considerato trattandolo come un giocatore di quarta serie che mai avrebbe cavalcato i campi dei calcio che conta.
Il Presidente Pulvirenti lo portò a Catania dove Caserta mise in mostra tutto il suo valore. Fu un colpo al cuore per Lillo Foti che capì di aver commesso un grosso errore.
Intanto il ragazzo di Melito si guadagnava gli applausi della platea con giocate spettacolari, le sue esibizioni non passarono inosservate al Presidente Zamparini che lo portò a Palermo. Poi Lecce, Atalanta e Cesena sempre in Serie A. Dall'anno scorso Fabio Caserta indossa la maglia della Juve Stabia in Serie B.

mercoledì 17 ottobre 2012

ESERCIZI MOURINHO

ASSOCIAZIONE ALLENATORI PIEMONTE


E’ nata l’ASSOCIAZIONE ALLENATORI PIEMONTE per contribuire fattivamente e con modalità del tutto nuove alla crescita, alla formazione ed all’aggiornamento  ed al miglioramento delle condizioni professionali della categoria nonché per intensificarne  il senso di appartenenza e lo spirito  di  “ SQUADRA”, attraverso il perseguimento di mirati e qualificati obiettivi. Ne elenchiamo solo alcuni:

-          Abolizione dei corsi speciali e ad invito;

-          Introduzione del principio del concorso per titoli ed esami per l’accesso ai corsi;

-          Incremento della quota spettante agli allenatori operanti nei dilettanti nell’accesso al corso di seconda categoria elevando la soglia al 50%;

giovedì 11 ottobre 2012

IL CALCIO E' SOLO UN GIOCO


RICONOSCIAMO I BISOGNI, RICONOSCIAMO I MECCANISMI
RINFORZIAMO I RAGAZZI MA PRIMA DIVIDIAMOCI I COMPITI!
UN IPOTESI DI LAVORO DI GRUPPO FANTASIOSA O REALIZZABILE?


martedì 18 settembre 2012

AL BERNABEU E' MOUSICA REAL


Spettacolo puro al Bernabeu di Madrid dove la formazione di Jose Mourinho ha battuto per 3 a 2 gli inglesi del Manchester City.
Una partita intensa, ben giocata soprattutto dai Blancos che hanno legittimato della vittoria con delle manovre di gioco esaltanti, frutto della grande qualità che annovera la rosa di Jose Mourinho.
E' stata una serata magica per il Real, grande calcio, grande dinamismo, i padroni di casa hanno sfoderato una tecnica sopraffina abbinata ad una velocità d'esecuzione fantastica.
Il palleggio è davvero superbo, i continui cambi di gioco, la ricerca dell'ampiezza e nello stesso tempo della profondità sono da grandissima squadra. Davvero stupefacenti le sovrapposizione interne ed esterne dei giocatori di Mourinho, con lo scopo di creare spazio al portatore di palla. Stasera abbiamo visto tutto quello che nelle Scuole Calcio si cerca di insegnare negli anni. Tecnica, Coordinazione, Tattica, Tattica Individuale, Tattica Collettiva, Forza, Resistenza, Rapidità, Flessibilità. Un'orchestra che ha funzionato al meglio grazie al suo Unico Maestro: Jose Mourinho.

domenica 9 settembre 2012

I CAMPIONI NASCONO ALL'ARIA APERTA


La società occidentale sta cambiando continuamente e repentinamente. La giornata “tipo” del bambino di oggi è diversa da quella del suo coetaneo di venti, quindici, dieci anni fa. Le caratteristiche principali di questo cambiamento riguardano le situazioni che egli vive: gli spazi liberi utilizzabili per giocare sono sempre di meno ed il tempo a sua disposizione viene speso in prevalenza per attività nelle quali il movimento è una componente marginale. Questa purtroppo è una costante della maggior parte degli ambienti da lui vissuti, sia nelle ore trascorse a scuola che in quelle appartenenti al cosiddetto tempo libero.

venerdì 24 agosto 2012

FINALMENTE CALCIO

Con l'estate ormai alle porte, almeno per me, è arrivato il grande momento: domani 25 agosto ricomincio a fare quello che più mi piace, il calcio.
Respirare l'erba del campo sportivo, calpestare il manto, rincorrere una palla, trasmettere le mie conoscenze ai ragazzi sono per me emozioni che non hanno prezzo. Domani si comincia a fare sul serio, anche perchè fin da subito va data un'impronta decisiva a questi ragazzi che si affacciano per la prima volta al calcio a 11.
Col Barcanova nel cuore mi presento al Brandizzo con l'obiettivo di migliorare me stesso e ogni singolo ragazzo sotto vari aspetti, non solo l'aspetto calcistico dunque, ma anche quello educativo, disciplinare, psicologico, etico e sociale.
Abbiamo allestito un buon organico, abbiamo dato fiducia ai ragazzi dello scorso anno ( Ciconte, Zucco, Silletta, Poyer, Salvadori, Caligiuri, Callipari, Matera, Sciacca, Daniele, Savant Ros) rinforzando la rosa con l'innesto di 8 giocatori, abbiamo preso due portieri, Nigro proveniente dal Barcasalus e Ortalda proveniente dal Lascaris, poi Paganoni de La Chivasso, Caposele del Volpiano, Correnti, Mastromatteo, Heffler e Canache dal Monterosa. La ciliegina sulla torta potrebbe essere Stefano Taurisano ex bomber del Monterosa, un giocatore che è da sempre un mio pallino. Nei prossimi giorni spero ci sia la fumata bianca.

martedì 31 luglio 2012

INZAGHI ALLENERA' GLI ALLIEVI NAZIONALI DEL MILAN

Filippo Inzaghi appende le scarpe al chiodo e comincia la sua avventura da allenatore, non lo fa in una società di provincia con una squadra di Piccoli Amici, ma viene collocato da Galliani negli Allievi Nazionali del Milan.
Non metto in discussione le sue doti da calciatore, ma da allenatore avrebbe dovuto fare dei passaggi obbligati partendo dai piccoli. Bene, in queste situazioni e da allenatore di calcio provo un forte risentimento.
Ma non è il primo caso di calciatori famosi che appendono le scarpe al chiodo e cominciano ad allenare in squadre di una certa importanza scavalcando tutto l'iter che un allenatore dovrebbe fare.
Ormai nel settore giovanile delle società professionistiche si vedono solo ex calciatori di un certo livello, come se il mondo del calcio che conta fosse a numero chiuso, poi ci siamo NOI, allenatori con ambizioni, stimoli, passioni, voglia di emergere, bravi e preparati, ma costretti a rimanere nell'anonimato perchè le panchine che contano sono già tutte assegnate. E' questo il calcio che non digerisco, dove chi fa parte del giro giusto va avanti, chi è un comune mortale rimane nei campi di periferia ed è costretto a dire che allena per hobby. Hobby un corno, io vorrei arrivare in Serie A, e insieme a me tanti altri.

Rosario Ligato

lunedì 2 luglio 2012

L'ITALIA CHE AVREI VOLUTO


Oggi è il giorno della quiete, la quiete dopo la tempesta, una tempesta scatenata dalle furie rosse che si confermano Campioni di tutto.
Troppo facile parlare di una Spagna troppo forte, troppo semplice giustificare una sconfitta di queste dimensioni parlando di un calo fisico, oppure elogiare in maniera sproporzionata la prestazione degli azzurri in questo europeo.
In una competizione sportiva conta arrivare primi, chi arriva secondo, purtroppo, è come se fosse arrivato ultimo. 

venerdì 15 giugno 2012

L'ITALIA AI SALUTI FINALI, DISASTRO CHIELLINI


Nell'altra partita del girone la Spagna supera l'Irlanda per 4 a 0.  Tra quattro giorni si disputerà l'ultima partita della fase a gironi, gli azzurri devono battere l'Irlanda e sperare che la Spagna batta la Croazia. Ipotesi remota perchè sono meglio due feriti che un morto.
Dopo lo scandalo calcioscommesse scoppiato in Italia, probabilmente verremo eliminati da un annunciato pareggio tra Spagna e Croazia, uno strano  paradosso del calcio visto che i maestri del biscotto siamo noi italiani, stavolta però, dovremmo accontentarci dei pomodori.

venerdì 8 giugno 2012

UN PALLONE E TANTI AMICI

Un pallone che rotola, l' odore dell' erba, quella stretta al cuore che ti prende quando vedi un campo vero. L' attrazione fatale è sempre la stessa: il fascino del calcio e l' idea che "sfondare" significhi risolvere tutti i problemi della vita. Un' idea ASTRATTA che comincia ad assalire sin dall' adolescenza, quando gli eroi della domenica condizionano ritmi e pulsioni, liti e amicizie. Un' idea accarezzata, coltivata, coccolata e inseguita soprattutto da chi vive in Paesi dove si fatica a mettere insieme il pranzo e la cena. Da chi segue con l' antenna parabolica un "Paese di Bengodi" lontano, quasi irraggiungibile. Da chi non immagina neanche cosa siano plusvalenze e ripescaggi, società di capitali e diritti televisivi.

domenica 13 maggio 2012

QUANDO LE PROVOCAZIONI PARTONO DALLE GIACCHETTE NERE

E' tempo di tornei, si gioca continuatamente, partite su partite senza conoscere la fatica.
Di norma, si gioca all'insegna del divertimento e del fair play, la Federazione ha investito molto su questi aspetti, ha cercato di formare noi allenatori al fine di trasmettere molti valori ai ragazzi che fanno calcio. A volte ci riusciamo, a volte meno. La voglia di vincere è innata, partecipare conta fino ad un certo punto, e questo sarebbe un sano motto se ognuno rispettasse sia regole del gioco, sia l'avversario, sia l'arbitro.
In questa ultima fase della stagione, però, ho potuto constatare che le provocazioni giungono proprio dagli arbitri, i quali si sentono dei protagonisti assoluti quando i veri protagonisti dovrebbero essere i ragazzi. Mi piacerebbe che la Federazione Italiana Giuoco Calcio oltre a organizzare dei Corsi per dirigenti e allenatori, iniziasse a fare dei corsi per aspiranti arbitri o quanto meno dare una rinfrescata a quei signori pensionati che al sabato o alla domenica indossano la cosiddetta giacchetta nera.

sabato 21 aprile 2012

E' MOURINHO IL NUMERO 1


E' facile vincere quando si hanno le pedine più forti del mondo, quando si hanno fin troppe però, si rischia di andare in confusione come sta succedendo a Giuseppe Guardiola che tra i tanti campioni cui dispone, non sa più scegliere quali mandare in campo.

sabato 14 aprile 2012

MOROSINI UNO DI NOI


Qualcuno dice che se ne vanno sempre i migliori, altri invece pensano che la vita consiste in un lungo cammino dall'esito infausto. Molti filosofi hanno tratto delle conclusioni sul senso della vita, ma come dice Vasco Rossi la vita un senso non ce l'ha.

Pescara, 14 aprile 2012 - Oggi è un giorno triste per il calcio italiano, il 25enne Piermario Morosini è morto sul campo di Pescara stroncato da un attacco cardiaco. I soccorsi sono stati immediati, ma il cuore del giovane centrocampista del Livorno si è fermato per sempre.
Al destino non è bastata la vita dei genitori e del fratello scomparsi pochi anni fa, adesso anche Piermario ha dovuto fare i conti con la crudeltà del suo destino, il quale poteva risparmiarlo dopo una vita fatta di sofferenze e sacrifici. Ma si sa, la sorte non ha sentimenti, non ha occhi e soprattutto non guarda in faccia nessuno.