PREMESSA

PREMESSA

CANALE YOUTUBE

CANALE YOUTUBE
CANALE YOUTUBE

CITAZIONE

Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL

lunedì 14 giugno 2010

Reggina: è notte fonda
16.01.2010 22:37 di Rosario Ligato   articolo letto 414 volte
Il presidente facente funzioni, Lillo Foti
Il presidente facente funzioni, Lillo Foti
© foto di Federico De Luca
"Allegriaaa" Così esordiva Mike Bongiorno nelle sue trasmissioni. Noi, in ambito calcistico, nel nostro ambiente reggino, come potremmo esordire se non con la parola "tristezza". Si, stasera siamo molti tristi, è vero, è sempre una partita di calcio che non ha a che vedere con i veri problemi della vita, ma, molti hanno un solo modo per dimenticare certi problemi, le difficoltà che la vita stessa ci propone, ovvero, la passione per la nostra squadra del cuore: la Reggina.

Lillo Foti, al termine dell'incontro che ha visto la Reggina inchinarsi a sua maestà Cesena, ha detto di non avere la bacchetta magica e di non sapersi spiegare il perchè di quest'annata così disastrosa. Noi, dall'esterno, ci limitiamo a dire che:" puoi attaccare quanto vuoi, ma se alla prima azione avversaria ti becchi un gol per defezione della difesa, sei destinato a perdere sempre".

Stasera ci tocca commentare l'ennesima sconfitta, un "Granillo" espugnato per l'ennesima volta, in questa occasione è toccato al Cesena, un ottima squadra, per carità, ma che un anno fa giocava in prima divisione, e il suo miglior giocatore prende il nome di Bucchi, calciatore scartato da tutti.

Non solo il presidente Foti è incredulo e non riesce a capire come mai questo fallimento, anche i molti tifosi amaranto non si capacitano di questa situazione, sono delusi, affranti, tristi, avrebbero voluto un altro tipo di interpretazione in campo da parte di quei calciatori su cui la società amaranto aveva puntato. Calciatori con contratti onerosi, pesanti da sostenere per le casse di un ingenua società come la Reggina.

In campo, purtroppo, i nostri giocatori non mordono, si fanno dribblare come birilli da avversari sulla carta inferiori, nemmeno in serie A abbiamo visto questa netta differenza con le nostre rivali. Oggi, il Cesena, il Lecce, l'Empoli, l'Ancona, ci sembrano il Real Madrid. Difendere la categoria potrebbe diventare un impresa.

Una debacle venuta da lontano, mascherata da avvenimenti fortunosi che hanno nascosto i tanti errori commessi dalla società negli anni, non ultimo, un mercato fatto senza cognizione di causa, senza giudizio, col solo intento di pescare calciatori a 2 lire e rivenderli a 3. Ma non sempre le ciambelle riescono col buco, e il mercato estero si è rivelato un fallimento, lo stesso Foti ha riconosciuto questo errore.

Non approviamo nemmeno che una società di calcio di serie A ( all'epoca) possa condurre operazioni di mercato senza un vero personaggio addetto al settore, il presidente Foti negli anni, è diventato un presidente facente funzioni, pensando di riuscire a fare tutto da solo, e quando tutto è andato perso (con la retrocessione in B), ha ripiegato su Gabriele Martino, quest'ultimo non all'altezza di situazioni di ambito professionistico.

Tornando al presente, possiamo dire che, dopo l'ennesima figuraccia, Ivo Iaconi deve essere esonerato. Non è ammissibile che, in una partita intera, e dove la squadra è in difficoltà, il suo tecnico non cerchi quantomeno di far finta di sbraitare un pochino. Niente di tutto questo, Iaconi è al capolinea, l'effetto sperato dopo la sua chiamata si è dissolto dopo 12 partite. Urge un cambio immediato per non disperdere quel poco che abbiamo.

La squadra vista oggi, è la perfetta fotocopia di quella vista in tutte le partite precedenti. Buona partenza che dura non più di 20 minuti, ma che dopo il primo pugno va al tappeto e non si rialza più. Gli innesti di Tedesco e Fiorillo logicamente non possono risolvere quei problemi che sono più nella testa che nelle gambe, anche se, una difesa così, è degna solo di partecipare ad un campionato nazionale dilettanti. Serviranno quantomeno 3 difensori per poter affrontare una partita con tranquillità, 3 difensori per non far venire il dolore al cuore del tifoso che, con molta pazienza si accinge a vedere la partita in tv.

Siamo stanchi, delusi dal presidente e dai giocatori. Il primo per non aver saputo creare un progetto reale, vero, costruito su basi solide e non sulla sabbia come dimostrato in questi ultimi tempi; dai giocatori, perchè non hanno mai amato la maglia che indossano, perchè non si sono mai sacrificati per la causa reggina. Da questa situazione, escono a testa alta i tifosi, che stanno subendo tante umiliazioni e delusioni, ma che nonostante ciò, sono sempre presenti e senza mai risparmiare la voce e gridare "Forza Reggina".
Poker Amaranto
29.11.2009 19:48 di Rosario Ligato   articolo letto 322 volte
Una buona Reggina supera nettamente un Brescia penalizzato dall'espulsione di Bega dopo 38 secondi, reo di aver commesso un fallo da ultimo uomo che per la Reggina voleva dire calcio di rigore che Pagano trasformava abilmente. Due gol per tempo che hanno annichilito la compagine lombarda, quest'ultima, nonostante l'uomo in meno, ha pressato fino a che ha potuto, ma alla fine l'inferiorità numerica si è fatta sentire.



Vittoria doveva essere e vittoria è stata dunque. Iaconi ha dovuto fare a meno di Brienza a causa di un attacco febbrile e inseriva Missiroli nel tridente offensivo insieme a Bonazzoli e Pagano, a centrocampo Morosini veniva confermato a destra con Carmona e Barillà mediani e Rizzato a sinistra, a difendere la porta di Cassano il tecnico schierava Lanzaro, Cascione e Costa, con Valdez e Santos finalmente accomodati in panchina.



Oggi, tutti noi avremmo firmato per una vittoria che poteva venire anche da una prestazione negativa, l'ambiente lo esigeva, i calciatori stessi volevano i 3 punti per poter leggere sui giornali una posizione di classifica migliore, una vittoria che doveva servire per alzare un morale basso e affranto. La vittoria è arrivata, giocando anche un calcio piacevole direi.



Valutando le singole prestazioni dei giocatori, non possiamo non evidenziare lo stato di forma di Pagano, giocatore che, più di tutti, ha beneficiato dal cambio di allenatore. Iaconi lo impiega su tutto il fronte d'attacco del tridente offensivo, lui si trova alla grande, è mobile e veloce, salta l'uomo e conclude in porta, aiuta il centrocampo e riparte, un jolly di qualità. Bonazzoli ha il merito di procurarsi il calcio di rigore ma non è al meglio e si vede. Missiroli fa un gran lavoro di raccordo fra centrocampo e attacco, ha un buon passo e di testa le prende tutte, dà molta sostanza al reparto. Il nostro Simone dovrebbe giocare sempre.



A centrocampo Carmona e Barillà ( che finalmente qualcuno ha capito dove farlo giocare) sono una diga insormontabile, anche se a volte il cileno perde palloni che potrebbero rivelarsi molto pericolosi essendo in una posizione di campo molto particolare. A destra Morosini, nonostante non sia il suo ruolo, gioca una partita egregia, in fondo, un giocatore dall'intelligenza tattica sopraffina come la sua, può giocare ovunque, a sinistra Rizzato è un cavallo di battaglia, vola sulla fascia e affonda in continuazione, da sue azioni arrivano 2 dei 4 gol messi a segno oggi, un ottimo esterno sinistro.



La difesa è ben registrata dall'ottimo Cascione, che, supportato ottimamente da Lanzaro e Costa, non concede quasi niente agli attaccanti lombardi. I gol di Cascione e Lanzaro sono la ciliegina sulla torta di questo reparto tanto bistrattato per i troppo errori commessi fin ora, un reparto che potrebbe aver trovato la quadratura del cerchio. Cassano, anche se oggi non è stato quasi mai impegnato, denota una certa timidezza nelle uscite.



Per carità, nessuno pensa che questa vittoria può nascondere tutti i problemi che questa squadra ha: e così come non abbiamo pensato che questa squadra fosse scarsa quando perdeva partite a ripetizione, non pensiamo nemmeno che questa squadra sia diventata forte dopo una vittoria. C'è da lavorare ancora molto, sia sul piano tattico, sia sul piano psicologico, il mister deve essere bravo a ricaricare quei calciatori che devono e possono fare la differenza, e mi riferisco a Brienza, Bonazzoli, Cacia, Volpi. La B insegna che per vincere, bisogna avere un grande spirito di sacrificio, quel sacrificio che oggi, i vari Lanzaro, Barillà, Missiroli e Pagano hanno dimostrato.



Dicembre è un mese importante per questa squadra, dobbiamo rimanere tutti uniti: tifoseria, media, società, squadra, affinchè si possa creare quel clima compatto e sereno, che in campo si traduca in vittorie e punti da mettere in cascina per arrivare alla sosta natalizia con un distacco minimo dalla zona play off. Un distacco che, ad oggi, ribadisco, può essere colmato, i tifosi hanno il diritto di crederci, perchè, caro popolo amaranto, amici e simpatizzanti, i fiori si raccolgono in primavera.
L'angolo della tattica
03.10.2009 13:53 di Redazione .   articolo letto 140 volte
La Reggina e' una squadra che e' ancora in cerca della propria identita'.il 4 4 2 modulo caro a Novellino non e' stato ancora assimilato come il tecnico vorrebbe,complice anche una condizione fisica precaria,l'infortunio di Brienza ha penalizzato non poco la compagine dello Stretto,i meccanismi di gioco non sono fluidi e la manovra sembra lenta e prevedibile,la vittoria sul Piacenza ha dato morale a tutto l'ambiente Amaranto,che si sta calando nella dura realta' della serie B,la partita di oggi sara' una vera e propria battaglia,manchera' ancora Brienza,unico attaccante in grado di saltare l'uomo creando superiorita' numerica,Novellino si affidera' ancora una volta a Bonazzoli e Cacia,nella speranza che non vengano lasciati in balia dei difensori corazzieri del Modena che niente lasceranno sulle palle alte,bisognera' sfruttare il momento d'oro del Reggino purosangue Missiroli,giocatore in grado di fare la differenza soprattutto negli inserimenti,la retroguardia Amaranto avra' il difficile compito di respingere gli assalti di Bruno e compagni,pericolosissimi sulle palle alte.
Ci vorra' tanta pazienza,tenere il pallino del gioco e la maggiore qualita' tecnica della Reggina fara' la differenza,bisognera' tenere la squadra corta con i due mediani Carmona e Morosini a protezione della difesa,sfruttando in maniera cinica le occasioni da gol che la difesa Modenese in qualche modo concedera',sara' importante tenere i nervi saldi,non cadendo nelle provocazioni in un ambiente che si prospetta caldissimo 

(A cura di Rosario Ligato)
La Reggina tra "l'incudine e il martello"
11.12.2009 19:29 di Rosario Ligato   articolo letto 286 volte
Oggi, questa metafora, vuole rappresentare un dubbio, un'incertezza, un "questo piuttosto che quello", una posizione intermedia in attesa di movimento verso i due estremi, opposti tra di loro. Tanti anni fa invece, l'incudine e il martello erano una tattica, chiamata appunto: "La tattica dell'incudine e martello". Fu inventata da Alessandro Magno, (dal latino Magnus che significa Grande) detto anche: Alessandro il Conquistatore, nonchè Re di Macedonia, Re dei Re. Alessandro Magno è stato uno dei più grandi conquistatori, nonchè un abile stratega.

La tattica dell'incudine e martello consiste in una manovra di accerchiamento compiuta da: truppe molto mobili, che attaccano i fianchi e il retro dello schieramento nemico e da truppe più statiche, che assalgono il nemico frontalmente. E' stata una tattica che ha permesso al Re di Macedonia di conquistare in soli 12 anni l'Impero Persiano e l'Egitto. Erano gli anni 333 a.c.

La metafora in oggetto vuole descrivere un momento non felice della nostra squadra, sia nel valore che diamo oggi alla metafora stessa, sia per quello che rappresentava "l'incudine e martello" ai tempi di Alessandro il Macedone. Non sono qui per fare una lezione di storia bensì per analizzare l'altalenante campionato della nostra Reggina.

Nessuno di noi  si sarebbe aspettato che, nel mese di dicembre, dopo 17 partite disputate, la Reggina occupasse una posizione di classifica deficitaria. Una squadra che, dopo l'amara retrocessione dello scorso anno, si presentava ai nastri di partenza come favorita numero 1, insieme al Torino, per la vittoria del campionato cadetto.

I presupposti per un campionato di vertice c'erano tutti. Il presidente Foti affidava la squadra ad un esperto in promozioni, alias Walter Alfredo Novellino, confermando in rosa i vari Valdez, Santos, Carmona, Brienza, Lanzaro, Costa, e facendo un calciomercato da protagonista, portando in riva allo stretto calciatori che sulla carta avrebbero dovuto fare la differenza in serie B. Calciatori del calibro di: Cassano, Capelli, Rizzato, Buscè, Bonazzoli, Cacia, Morosini.

I conti, però, si fanno sul campo, e la carta diventa solo un illusione che colpisce la testa delle migliaia di tifosi amaranto che, dopo tutte queste premesse, pensavano di fare un campionato di vertice all'insegna del divertimento. Oggi, 11 dicembre 2009, dobbiamo fare i conti con la realtà, siamo una squadra che non ha una propria identità. Non ce l'aveva prima con Novellino, non ce l'ha adesso con Iaconi, anche se con quest'ultimo si sono evidenziati dei miglioramenti.

La Reggina è tra l'incudine e il martello. Un momento del suo campionato dove non è chiaro il ruolo che andrà ad occupare da adesso fino alla fine di questo torneo. Dopo Ascoli, sarebbe bastato fare l'emlplein nelle 2 partite casalinghe per proiettarsi verso le posizioni che contano. Dopo la sconfitta col Sassuolo, un altro passo falso contro la Triestina, vorrebbe dire cominciare a guardarsi le spalle in attesa di gennaio, dove una rivoluzione potrebbe essere indispensabile. Uso il condizionale, perchè, credo in questo gruppo e sulle sue potenzialità.

L'aspetto più importante, che ritengo sia stato la vera forza della Reggina calcio nel corso della sua storia e che ultimamente è venuto a mancare, sta nell'importanza che hanno i tifosi nel saper trascinare la squadra e portarla al raggiungimento di risultati egregi. Il pubblico amaranto si è distinto negli anni per: calore, affetto, abnegazione, capacità di stimolare una squadra che spesso ha dato più di quanto i suoi valori tecnici in campo potessero dare. Ricordiamo tutti i campionati vinti in serie C1, le salvezze nella serie B degli anni 90, fino alla meravigliosa promozione del 14 giugno del 1999 in uno stadio "Delle Alpi" gremito di tifosi reggini.

La tifoseria amaranto è stata riconosciuta in tutta Italia come parte integrante ai fini dell'ottenimento di risultati importanti che la Reggina è riuscita a raggiungere nel corso degli anni, e se anche non ha conquistato imperi come il condottiero Alessandro Magno, nel suo piccolo, usando la tattica dell'incudine e martello, (dove per incudine si intende la squadra e per martello la forza dei suoi tifosi, con l'avversario che, stretto in questa morsa, annunciava la resa e veniva sconfitto) ha raggiunto importanti traguardi come 9 campionati di massima serie disputati e tante soddisfazioni.

Ultimamente, nel tifo amaranto qualcosa è cambiato, non è facile capire i problemi che hanno portato a questa situazione che, sicuramente non giova a nessuno. La Reggina ha bisogno dell'affetto del suo pubblico. Bisogna capire in primis che i calciatori sono prima di tutto esseri umani, possono sbagliare, specialmente in condizione di forte stress in cui vengono sottoposti durante le partite.

Mi riferisco specialmente all'episodio Cassano, un ragazzo che sa di non aver dimostrato finora il suo valore e che va aiutato nonostante le frasi indelicate rivolte al pubblico, frasi che sicuramente non avrebbe voluto dire, un gesto che è figlio di emozioni di rabbia e sconforto che in quel momento il portiere stava provando. E' impensabile, però, raggiungere dei risultati importanti senza il supporto dei tifosi, quest'ultimi hanno un ruolo fondamentale per il prosieguo del calcio a Reggio Calabria.

Tutti uniti dunque, per un unico intento. Forza Reggina
Il punto: onore all'Inter e ai suoi primati
21.12.2009 21:50 di Rosario Ligato   articolo letto 106 volte
Lo "Special One"
Lo "Special One"
© foto di Giacomo Morini
Arriva il periodo delle festività natalizie e come di consueto la serie A si ferma. Una pausa, tanto desiderata da tutti. Arriva infatti in un momento dove le temperature sono ben al di sotto dello 0. Davvero difficile poter giocare con questo clima, I campi ghiacciati determinano problematiche varie ai calciatori, strappi muscolari e stiramenti solo per citarne alcuni.

Si va in vacanza con l'Inter che mantiene la vetta della classifica con 39 punti. La squadra di Mourinho sembra avere un altro passo rispetto alle inseguitrici. La coppia Eto'o Milito sforna dal cilindro i gol che servono per volare in alto e distaccare le rivali. L'Inter chiude il 2009 con tanti primati: 0 sconfitte interne, 81 punti realizzati, 75 reti segnate, solo 5 sconfitte subite.

L'ultimo turno di campionato ha visto il Catania imporsi sul campo della Juventus, non accadeva dal 7 aprile del 63, i bianconeri sono in crisi di identità, la difesa non riesce a respingere gli assalti degli avversari, il centrocampo non tampona come dovrebbe e non supporta l'attacco, quest'ultimo non incide più di tanto. L'assenza di Iaquinta si fa sentire, anche se, le maggiori colpe di questa crisi sono da attribuire a Ferrara, un tecnico poco esperto per allenare in una piazza che ha l'esigenza di vincere.

L'unica squadra che, ad oggi, sembra avere le potenzialità per contrastare i nerazzurri è il Milan. La squadra di Leonardo sembra aver trovato una soluzione tattica che sta portando buoni risultati, il 4 2 1 3 incanta per occasioni da gol create, anche se espone la squadra a molti contropiedi che mettono a dura prova l'ottima coppia di difesa formata da Nesta e Silva.

La cura Ranieri funziona, la Roma battendo il Parma all'Olimpico, diventa la quarta forza del torneo. Il nuovo anno ci dirà se i giallorossi continueranno su questa scia di risultati positivi che la vedono prima nelle ultime 7 partite giocate. Dal canto suo, il Parma, subisce una battuta d'arresto che non intacca il morale della squadra del presidente Ghirardi visti i 28 punti in graduatoria.

Se Ranieri ha trasformato la squadra della Capitale, non possiamo non ammirare lo straordinario campionato del Napoli da quando Mazzarri si è insediato sulla panchina partenopea. I 27 punti in classifica rappresentano un punto di partenza, un fortino che permette di disputare un campionato di alto livello, puntando, magari, a quacosina in più dell'Europa League. Sotto l'albero di Natale, Mazzarri potrebbe trovare quell'esterno sinistro che gli manca per completare la sua opera.

Ottimo campionato fin qui disputato anche da Palermo, Bari e Sampdoria. Sicuramente il patron dei rosanero Zamparini pretende sempre qualcosa in più, ma in un campionato difficile come la serie A, non bisogna dare niente per scontato.

Un discorso a parte lo merita la Fiorentina di Prandelli: anche se in campionato non occupa le prime posizioni di classifica, va dato atto ai viola di aver disputato un girone di Champions ad alti livelli, eliminando addirittura il Liverpool di Rafa Benitez. La champions, si sa, porta via tante energie, mentali soprattutto, difficile pensare di poter primeggiare in entrambe le competizioni.

Il Genoa di Gasperini si conferma una squadra fortissima di fronte al proprio pubblico, 5 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, segnando 20 gol, miglior attacco nelle partite casalinghe. In trasferta, il "grifone" dovrebbe invertire la rotta per poter ambire a posizioni migliori.

Lieta sorpresa di questo campionato è il Chievo di Di Carlo che sta giocando un calcio piacevole, un calcio che ha portato tante belle vittorie che permettono ai clivensi di avere ben 15 punti in più rispetto allo scorso anno. Un bel bottino che potrebbe permettere di raggiungere, con meno affanno, quella salvezza che vale quanto uno scudetto. Stesso discorso per il Cagliari di Allegri che continua sulla scia di risultati positivi, ripetendo il campionato della scorsa stagione. La salvezza non dovrebbe essere un miraggio.

Serse Cosmi ha cambiato la mentalità del Livorno, la squadra è viva e gioca un buon calcio, un gioco improntato sulla corsa e sulle ripartenze. Se il campionato finisse oggi, gli amaranto sarebbero salvi. Grande merito dunque al tecnico di Perugia. Un altro allenatore che è subentrato a campionato in corso e che sta facendo un buon lavoro è Franco Colomba: quest'ultimo ha il merito di aver tirato fuori il Bologna dalla zona retrocessione. I rossoblù dovranno lottare per la salvezza fin all'ultima partita di campionato.

Le vere delusioni di questo campionato sono Udinese e Lazio. I friulani stanno rendendo al di sotto delle loro potenzialità, Marino è alla porta e il prossimo passo falso vorrebbe dire esonero. Una squadra composta da Felipe, Zapata, D'Agostino, Inler, Pepe, Di Natale, Asamoah, Sanchez, Lodi, dovrebbe lottare per la champions. La Lazio paga la cattiva gestione di Lotito, uomo calcisticamente incompetente.

Lotteranno fino alla fine per la permanenza in serie A : Atalanta, Catania e Siena. Quest'ultima pare avviata verso una retrocessione scontata vista la poca qualità dell'organico a disposione.

In attesa del campionato che riprenderà mercoledì 6 gennaio, auguro a tutti i lettori di tuttoreggina.com un buon Natale e un felice anno nuovo.
Il prossimo avversario: il Lecce
26.10.2009 19:45 di Rosario Ligato   articolo letto 90 volte
Martedì 27 Ottobre, allo stadio “Via del mare” di Lecce, si disputerà il recupero della 9a. Giornata di campionato di serie B tra la formazione di casa e la Reggina.
Sarà una partita che vedrà di fronte due squadre con lo stato d'animo diverso e opposto, il Lecce viene infatti dalla “super” vittoria nel derby di Gallipoli, un momento di forma eccezionale per la squadra di De Canio che dopo un inizio di campionato difficile, si è calata nella mentalità della serie B. La Reggina dal canto suo, dopo l'esonero di Walter Novellino e il successivo ingaggio di Iaconi, cercherà di sfruttare al meglio gli stimoli che si creano dopo un cambio di allenatore. Vincere: per risollevare un morale sotto i tacchi, per far tornare il sorriso a tutti i tifosi amaranto che, tutto si aspettavano, tranne di avere 9 punti in classifica dopo 11 giornate di campionato. Vincere per allontanarsi dalla zona retrocessione e perchè no, tornare a sperare nella serie A.

Il Lecce è una squadra che naviga a ridosso delle prime posizioni, 4 punti infatti separano i “salentini” dal Frosinone che mantiene la vetta della classifica con 21 punti.
Il curriculum del Lecce : 3 vittorie casalinghe contro Ancona, Mantova e Salernitana, 2 vittorie in trasferta: a Trieste e Gallipoli, 2 pareggi tutti per 0-0, uno in casa col Crotone e uno in trasferta sul campo del Modena. Le sconfitte invece sono 3: in ordine Piacenza, Frosinone in casa e Cittadella, subendo sempre 3 gol.

La rosa del Lecce si avvale di calciatori di qualità guidati da un ottimo tecnico che prende il nome di Gigi De Canio, ex allenatore della Reggina. La squadra del presidente Semeraro ha come obiettivo la vittoria del campionato.

De Canio è un tecnico che ama far giocare la squadra in modo offensivo, tecnico di lungo corso, ha allenato molte squadre, tra le quali: Siena, Lucchese, Pescara, Udinese, Napoli, Reggina, Genoa, QPR, dal 2009 è sulla panchina del Lecce, accettando anche la sfida della serie B. In queste prime 10 partite disputate ha fatto girare molto i giocatori a disposizione, non tralasciando mai la sua mentalità offensiva, (in senso calcistico) che lo contraddistingue.

A mio modo di vedere, il Lecce ha le qualità necessarie per tornare in serie A, dopo il Torino ha la rosa più forte insieme alla Reggina, De Canio può contare su giocatori di valore come gli attaccanti Marilungo e Corvia, i centrocampisti: Vives, Giacomazzi, Edinho, Defendi; i difensori: Angelo, Belleri, Terranova, Giuliatto, Fabiano,Schiavi, senza dimenticare che la panchina è ricca di qualità, i vari Bergougnoux, Baclet, Mesbah, Lepore, Digao, non sono certamente da sottovalutare.

Il 4 3 1 2 è uno dei tanti moduli utilizzati da De Canio, il tecnico ha come sua costante la difesa rigorosamente a 4 e disposta a zona, con gli esterni che devono spingere in continuazione, contro la Reggina saranno Angelo a destra e Giuliatto a sinistra, il brasiliano è un giocatore estremamente veloce. A centrocampo e in attacco De Canio varia modo di gioco a seconda degli uomini a disposizione, i vari Giacomazzi, Edinho, Vives, sono tutti calciatori che affondano centralmente e si inseriscono molto bene negli spazi, in avanti De Canio ha tantissime soluzioni: all'inizio del campionato si sono esaltati Baclet e Defendi, adesso il tecnico cercherà di sfruttare l'ottimo momento di forma di Marilungo e Corvia.

La Reggina non dovrà sicuramente aspettare l'avversario nella propria area di rigore pensando di giocare di rimessa perchè sarebbe un “suicidio” visto il potenziale offensivo dei salentini, la squadra di Iaconi dovrà cercare di fare la partita cercando di tenere sempre il pallino del gioco, una partita che a mio avviso, vedrà l'aspetto psicologico della Reggina prevalere sull'avversario.

Probabile formazione 4 3 1 2
Rosati; Angelo, Schiavi, Terranova, Giuliatto; Vives, Giacomazzi, Edinho; Lepore; Corvia, Marilungo.
Conosciamo meglio l'Empoli
05.11.2009 23:37 di Rosario Ligato   articolo letto 90 volte
Vannucchi, all'Empoli dal 2002
Vannucchi, all'Empoli dal 2002
L'anticipo della 13a giornata che si disputerà al "Castellani" di Empoli, vedrà di fronte la squadra di casa e la Reggina, quest'ultima, rinfrancata dalla cura Iaconi, in cerca del colpaccio per riportarsi in posizioni di classifica che le competono.
 
Una vittoria ad Empoli permetterebbe alla squadra del presidente Foti di portarsi a 3 sole lunghezze dalla squadra toscana che staziona a quota 18. Non sarà facile, la compagine del presidente Corsi è un ottima squadra, guidata da un bravissimo tecnico che ama giocare a viso aperto, Sasà Campilongo da Napoli che dopo aver giocato in tantissime squadre, dal 2002 ha iniziato la carriera di allenatore e con ottimi risultati.


Da giugno di quest'anno è l'allenatore dell'Empoli. Fino ad oggi ha ottenuto 18 punti in 12 incontri, frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, la squadra toscana in casa e' un rullo compressore, 5 vittorie ed un pareggio al "Castellani", 16 gol fatti ( più di tutti) e 7 subiti, con la Reggina la prima sconfitta?


Tra le file dei toscani militano giocatori di categoria superiore: Vannucchi, Eder, Marianini, Saudati, sono calciatori che possono fare male in qualsiasi momento, il portiere Bassi è il muro dei toscani, davvero insuperabile. La rosa dei toscani è ricca di giovani di belle speranze, Valdifiori, Vinci, Angella su tutti.


Campilongo dispone la sua squadra con un 4 3 1 2 molto offensivo, contro la Reggina, a difendere la porta di Bassi, da destra verso sinistra agiranno: VinciAngella (ha la febbre, è pronto Cupi) , Kokoszka e Tosto; i tre mediani saranno: Musacci, Valdifiori eMarianini: dietro le punte, che saranno Saudati e Coralli, agirà Vannucchi. Partirà dalla panchina il forte attaccante Eder che ha recuperato e si è allenato con il gruppo, mentre solo tribuna per il neo acquisto Stovini.


Non sarà facile ma la Reggina ha tutte le qualità per espugnare il "Castellani", tutto fa pensare che sarà una grande partita all'insegna dei gol.
Conosciamo meglio l'Ancona
15.10.2009 11:06 di Rosario Ligato   articolo letto 105 volte
Sabato al “Granillo” di Reggio Calabria si disputera' l'incontro valevole per la decima giornata di campionato, divisione nazionale, serie B. Alla voglia di vittoria della compagine di Novellino si opporra' l'Ancona, quest'ultima, formazione ostica dal dente avvelenato.
La compagine marchigiana verra' al “Granillo” con l'intenzione di prendere almeno un punto vista la tranquilla posizione in classifica dopo 10 giornate di campionato che la vede ottava a 13 punti, ottenuti con 4 vittorie(3 delle quali nel proprio terreno di gioco contro Salernitana, Empoli e Modena, tutte per 2 a 0, ed una in trasferta sul campo dell'Albinoleffe), un pareggio sul campo del Torino e 3 sconfitte tutte in trasferta sui campi di Lecce, Padova e Gallipoli. Ancona- Piacenza sara' il recupero del 27 Ottobre, incontro valevole per il nono turno di campionato, rinviato a causa degli impegni delle nazionali.
Analizzando l'Ancona ai raggi x, notiamo subito che degli 11 gol fatti fino adesso, ben 9 sono stati siglati dalla coppia d'attacco Colacone-Mastronunzio, quest'ultimo grande bomber della categoria, dopo i 19 gol della passata stagione, la “vipera”' ha realizzato 5 nelle prime 8 partite.
La dirigenza dorica, memore dei 66 gol incassati nella passata stagione e che ha visto la sua difesa essere la peggiore di tutta la serie B, ha provveduto a rinforzare il settore in tutti i suoi effettivi, acquistando il terzino destro Milani dalla Triestina, l'esperto centrale Cristante dal Mantova, Cosenza dalla Reggina e il terzino sinistro Argentino Zavagno dal Pisa.
Gli altri settori sono rimasti pressoche' invariati, il centrocampo e' stato confermato in blocco, vale a dire l' esterno destro Surraco, il “cane da caccia” De Falco, il regista Catinali e l'esterno Argentino Miramontes, mentre l'attacco gode di 2 bomber che si completano a meraviglia come Mastronunzio e Colacone.
L'allenatore dell'Ancona è il signor Salvioni che è subentrato a Francesco Monaco a quattro giornate dalla fine dello scorso campionato, compiendo un vero e proprio miracolo, arrivando ai play out al 95° minuto dell'ultima giornata di serie B e vincendo lo spareggio a Rimini con gol di Mastronunzio all'86° minuto dopo l'1 a 1 dell'andata. Applica un 4-4-2 molto elastico.
L'Ancona non è sicuramente una formazione imbattibile, specie in trasferta la squadra marchigiana lascia spesso a desiderare, e' una squadra che predilige l'azione manovrata che cerca di pungere affondando centralmente. Bisognera' stare attenti soprattutto alle ripartenze, Mastronunzio e' un giocatore in grado di capitalizzare anche una solo palla gol in 90° minuti di gioco, un occhio di riguardo dovra' essere dato(dalla societa') in prospettiva futura ai giovani centrocampisti: De Falco, ottimo incontrista e bravo anche negli inserimenti e il regista Catinali, gia' richesto da club di serie A.
Probabile formazione: 4-4-2
Da Costa; Milani, Cosenza, Cristante, Zavagno; Surraco, De Falco, Catinali, Miramontes; Colacone, Mastronunzio.

sabato 12 giugno 2010

Conosciamo meglio il Grosseto
04.01.2010 00:39 di Rosario Ligato   articolo letto 162 volte
Il bomber cileno Pinilla
Il bomber cileno Pinilla
Ladies and gentleman buonasera. Dopo 15 giorni di abbuffate varie, fiumi di spumante e brindisi a volontà, iniziamo a prepararci mentalmente ad affrontare la prima partita del 2010. Martedì alle ore 18, al "Granillo" di Reggio Calabria, si disputerà la 20a giornata del campionato di serie B, che vedrà di fronte la Reggina e il Grosseto.

Sarà una partita di difficile interpretazione, non sappiamo, infatti, con quale piglio, le 2 formazioni affronteranno questa prima partita dell'anno, dopo la pausa per le festività natalizie. Guardando la classifica, dovremmo aver paura di questo Grosseto, i biancorossi occupano la 6a posizione in graduatoria con 29 punti, frutto di 7 vittorie (2 in trasferta), 8 pareggi (4 in trasferta) e 4 sconfitte (3 in trasferta). Attacco prolifico con 28 gol fatti e 26 subiti.

I numeri ci dicono che la compagine maremmana è molto bilanciata, rende bene sia in casa che in trasferta. E' ben guidata da una vecchia conoscenza del calcio reggino, un allenatore che, 11 anni fa, ha contribuito in maniera decisiva alla storica promozione della Reggina in serie A, il suo nome è Elio Gustinetti. Quest'ultimo è un vero stratega della panchina, ha allenato diversi club e sempre con ottimi risultati. Nel 2008 ha vinto il premio come miglior allenatore di serie B dopo un campionato stratosferico con l'Albinoleffe, sfiorando addirittura la serie A.

Da 2 anni, il tecnico bergamasco siede sulla panchina maremmana, l'anno scorso fù esonerato dopo 7 giornate di campionato, ma a fine marzo venne richiamato e riuscì a raggiungere i play off. Gustinetti è un allenatore esperto, ha allenato in tutte le categorie, le sue squadre sono sempre molto solide e compatte. Anche se il gioco espresso dai toscani non è dei migliori visti in questa categoria, il Grosseto è una squadra molto cinica e spietata.

Tatticamente, il tecnico dei toscani ha come costante la difesa a 4 rigorosamente in linea, mentre centrocampo e attacco cambiano sistematicamente a seconda: della forma fisica dei giocatori, delle loro caratteristiche tecniche, dell'avversario che si và ad affrontare.

La compagine del presidente Camilli dispone di buone qualità tecniche, negli ultimi mesi è esploso l'attaccante cileno Pinilla, autore di ben 10 reti nonostante un assenza di 2 mesi, un centravanti forte fisicamente, bravo sotto porta, dotato di un gran tiro. Un altro elemento di qualità è il regista ex amaranto Carobbio, abile a far girare tutta la squadra. Elementi di spessore sono anche i centrocampisti Vitiello e Consonni, l'esterno ex Pisa Job, il portiere ex Albinoleffe Acerbis, e l'attaccante Joelson.

Voci di corridoio indicano il bomber Pinilla in partenza verso Udine, non sappiamo i dettagli di questa trattativa, sicuramente, in attesa di sviluppi, l'ariete cileno, martedì sera guiderà il reparto avanzato in quel di Reggio Calabria. Contro la Reggina mancherà il terzino sinistro Mora perchè squalificato.

Il Grosseto è una squadra molto fisica, i centrali di difesa Melucci e Freddi sono molto forti nel gioco aereo, anche a centrocampo i vari Vitiello e Consonni sono 2 autentici "segugi". Per quanto riguarda la formazioni che il tecnico Gustinetti intende opporre alla Reggina, le certezze riguardano il portiere, che sarà l'ottimo Acerbis, la difesa, che vedrà da destra verso sinistra: Turati, Freddi, Melucci, Federici; il faro del centrocampo sarà Carobbio, supportato da Consonni e Vitiello. Dovrebbero essere sicuri di scendere in campo dal 1° minuto l'esterno Job e la punta Pinilla, mentre, per quanto riguarda il partner d'attacco del cileno, si giocheranno una maglia da titolare l'ex amaranto Joelson e l'austriaco Pichlmann. La sorpresa dell'ultima ora potrebbe essere il giovane D'alessandro.

Probabile formazione: (4-1-4-1) ACERBIS; TURATI, FREDDI, MELUCCI, FEDERICI; VITIELLO; JOB, CONSONNI, CAROBBIO, D'ALESSANDRO; PINILLA.

ALL: GUSTINETTI

venerdì 11 giugno 2010

Conosciamo meglio il Crotone
19.11.2009 18:34 di Rosario Ligato   articolo letto 93 volte
Antonio Galardo, idolo dei tifosi rossoblu
Antonio Galardo, idolo dei tifosi rossoblu
"Ezio Scida" di Crotone, 21 novembre 2009. Da queste 2 certezze ne uscirà fuori una partita di calcio: Crotone-Reggina, match valido per il 15° turno del campionato di serie B.



Derby calabro dunque, ci arriva meglio il Crotone che con le ultime 3 vittorie consecutive naviga a quota 16, mentre la Reggina arriva a questa partita col morale sotto i tacchi dopo l'ennesima sconfitta sul campo dell'Empoli e inchiodata a 12 punti.



Squadra di casa vera matricola del campionato cadetto, partita con una rosa umilissima ma con un tecnico molto competente che prende il nome di Franco Lerda ex calciatore di lunga serie, inizia la carriera da allenatore nei dilettanti del Saluzzo, poi Casale, Pescara e Pro Patria in c1 dove perde la serie B solo nella finale play off contro il Padova dopo un campionato strepitoso.



L'ottimo lavoro fatto sulla panchina della squadra lombarda gli vale la chiamata in serie B in quel di Crotone, squadra che ha vinto il campionato di c1 girone B guidata ottimamente da Checco Moriero, battendo in finale play off il Benevento.



Franco Lerda e' un tecnico che ama il gioco offensivo, i 12 gol segnati fin adesso possono ingannare, e se l'avvio di campionato è stato molto sofferto per via delle insidie che ad una neopromossa possono incombere, le ultime 3 partite hanno visto i rossoblu fare bottino pieno battendo in ordine: Piacenza, Ancona e Modena.



Anche il gioco è nettamente migliorato, nelle ultime uscite non si assiste più a quei tagli di gioco alti e lunghi, che attraversano il terreno di gioco da una fascia all’altra, spesso preda d’intercettazione degli avversari. Le caratteristiche dei calciatori del Crotone, essendo dei normolinei a centrocampo, con esterni bassini sugli estremi alti del 4-2-3-1, non consentivano lo sviluppo dell’azione con lanci lunghi. Negli ultimi macht, la manovra predilige un possesso della palla rasoterra, con capovolgimento dei settori del campo raggiunto con passaggi rapidi e corti.



La rosa del Crotone non è sicuramente una corazzata, anche se a differenza della Reggina la squadra del presidente Gualtieri è un gruppo compatto e affiatato, dove la corsa, la voglia di mettersi in mostra, l'effetto sorpresa, sono le vere armi della squadra ionica.



A difendere la porta rossoblu ci sarà Emanuele CONCETTI, ex Arezzo e Lazio, un ottimo portiere alto 1.93 cm, la difese a 4 di Lerda prevede i seguenti uomini: il "vecchio" GALEOTO a destra, giocatore che tutti conoscono vista la sua lunga carriera sopratutto in cadetteria, terzino destro dal notevole carisma e dalla spinta alla Maicon; a sinistra agirà MORLEO, un buon terzino che non disdegna la spinta sulla fascia di competenza, i centrali saranno ABRUZZESE e LEGATI, il primo ex Grosseto, abile anche sulle palle alte in zona gol, il secondo ex Novara, scuola Milan, un centrale forte fisicamente ma non velocissimo.



Passiamo al centrocampo, i 2 mediani davanti alla difesa saranno Galardo e Beati, quest'ultimo sostituerà lo squalificato DE MARTINO. Sono i 2 motorini del centrocampo rossoblu, Galardo vera bandiera di questa squadra, mancino di qualità e quantità, Beati giocherà da regista puro.



Le 3 mezzepunte di Lerda saranno: Petrilli, Mazzarani e Gabionetta, giocatori piccolini ma molto veloci, la difesa amaranto è avvisata, la bocca di fuoco di Lerda prenderà il nome di Antonino BONVISSUTO, bomber ex Cittadella, giocatore discreto ma niente di eccezionale, sarà staffetta con MENDICINO, giovane di belle speranze. Out ZITO, la sorpresa dell'ultimo minuto nella formazione di casa potrebbe essere Aniello CUTOLO che affiancherebbe Bonvissuto in attacco.

Probababile formazione (4 2 3 1) Concetti, Galeoto, Legati, Abruzzese, Morleo; Beati, Galardo; Petrilli, Mazzarani, Gabionetta; Bonvissuto. All: Lerda

Buona partita a tutti e FORZA REGGINA

giovedì 10 giugno 2010

Conosciamo meglio il Brescia
27.11.2009 21:49 di Rosario Ligato   articolo letto 93 volte
L'airone ai tempi del Palermo
L'airone ai tempi del Palermo
© foto di Federico De Luca
Gentili lettori e simpatizzanti buonasera, domenica al "granillo" di Reggio Calabria si disputerà la 16a giornata del campionato di serie B tra la nostra Reggina e il Brescia di mister Beppe Iachini, avversario ostico ma che non deve spaventare più di tanto vista l'assoluta importanza per la Reggina di fare bottino pieno dopo il pareggio in quel di Crotone.



Proviamo a conoscere meglio la compagine lombarda, una squadra che attualmente occupa la nona posizione a 21 punti, frutto di 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte spalmate in 14 partite, Frosinone-Brescia si recupererà l'8 di dicembre. In trasferta le "rondinelle" hanno vinto solo una volta, a Piacenza per 1-3, poi 3 sconfitte e 2 pareggi. L'allenatore si chiama Beppe Iachini, vecchia conoscenza di tanti campi di calcio avendo giocato fino a 37 anni, centrocampista grintoso, mordeva le caviglie degli avversari, nel 2001, appese le scarpe al chiodo inizia l'avventura da allenatore nel Venezia, poi Cesena, Vicenza e Piacenza sempre con buoni risultati. Nella stagione 2007/08 vince il torneo cadetto di B con il Chievo Verona, ma nella stagione seguente viene esonerato dopo poche giornate. Dal 4 ottobre di quest'anno subentra a Cavasin sulla panchina del Brescia.



Il modulo caro a Iachini è il 4 3 3, sistema di gioco che nel Chievo ha reso benissimo, nel Brescia, però, viste le diverse caratteristiche dei giocatori a disposizione, il tecnico di Ascoli è stato costretto a cambiare ed attuare un più equilibrato 4 4 2 con ottimi risultati direi. Il Brescia oggi è una squadra che può dire la sua fino al termine di questa stagione, puntando sicuramente ai play off.



Un mix di giocatori esperti e giovani di assoluto valore, il presidente Corioni può essere fin qui soddisfatto del cammino delle "rondinelle" nonostante il cambio di allenatore nel mese di ottobre. Dai risultati ottenuti in queste 14 partite emerge un dato importante, il Brescia è una squadra molto equilibrata, ha segnato 18 gol subendone 15, una squadra compatta in grado di imbrigliare gli amaranto.



La rosa di Iachini dispone di buone qualità, in porta ci sarà ARCARI, un buon portiere anche se 1.84 cm di altezza non sono di certo un ottimo biglietto da visita. Da destra verso sinistra agiranno: ZAMBELLI, terzino dalla grande spinta, calciatore in grado di creare non pochi pericoli sulla fascia; DE MAIO, il francese è dotato di un ottimo fisico, alto 1.90 perde molto nella rapidità dei movimenti, l'altro centrale sarà l'esperto BEGA, più di 200 presenza tra A e B parlano da sole, a sinistra ci sarà DALLAMANO, come Zambelli è un esterno dalla spinta costante, in coppia con Lopez può far male.



Passiamo al centrocampo: a destra ci sarà Rispoli, un giovane di qualità importanti, nato terzino è un vero cavallone di fascia, con Zambelli si interscambiano spesso creando sovrapposizioni continue, in mezzo al campo ci sarà un altro giovane che prende il nome di PAGHERA, classe 91' ha scalzato Vass, predilige la copertura e i passaggi semplici, per essere un esordiente è un buon giocatore, l'altro mediano sarà Baiocco, e che mediano, forse è il giocatore che si avvicina di più a Iachini da giocatore, corre, pressa per tutto il campo, attacca e difende, grande quantità, a sinistra ci sarà LOPEZ, uruguaiano nato attaccante ma trasformato prima terzino sinistro e impiegato a centrocampo, con Dallamano fanno della fascia di competenza un' autostrada con un solo senso di marcia, spinta continua e cross pericolosi.



L'attacco è sulla carta il reparto più forte delle "rondinelle", CARACCIOLO e POSSANZINI sono la coppia più completa di serie B, il primo, vero ariete che accalappia tutte le palle alte provenienti da ogni zona del campo, molto abile anche nei movimenti nonostante la mole, il secondo un giocatore che tutto l'ambiente amaranto conosce visto il passato in quel di Reggio Calabria e che non necessita di presentazioni. In panchina siederanno altri 2 buoni giocatori offensivi che prendono il nome di FLACHI E KOZAK, il primo. nonostante l'età sa fare ancora gol. Non facciamoci ingannare dagli appena 6 gol realizzati dal Brescia nelle sue trasferte.

Probabile formazione 4-4-2 Arcari; Zambelli, De maio, Bega, Dallamano; Rispoli, Paghera, Baiocco, Lopez; Possanzini, Caracciolo. ALL. Iachini



Iaconi contro Iachini dunque, chi vincerà? Stavolta non ci potrà essere beneficio di scelta, domenica deve vincere la Reggina, a tutti i costi e costi quel che costi. Tirando fuori il carattere e la voglia di regalare di nuovo emozioni che il caloroso e passionale pubblico amaranto merita e che non vive da troppo tempo. La squadra del presidente Foti deve essere consapevole che la maglia va difesa con i denti e strizzata per il sudore al termine dei 90 minuti, una maglia gloriosa che rappresenta la passione più grande per gente di Reggio Calabria. Vittoria dunque per dedicarla a tutta questa gente che ama e crede in questa squadra. Buona partita a tutti

lunedì 7 giugno 2010

DIFESA CROSS LATERALE

IL 3 5 2

ATTACCO 4 4 2 b

ATTACCO 4 4 2 CON VELO

ATTACCO 4 4 2

ATTACCO SCHEMA 4

ATTACCO SCHEMA 3

ATTACCO SCHEMA 2

ATTACCO SCHEMA 1

DISPOSIZIONE ATTACCO 3 4 3

SBOCCO OFFENSIVO 4 2 3 1 b

SBOCCO OFFENSIVO 4 2 3 1

ATTACCO 4 3 3

domenica 6 giugno 2010

Conosciamo meglio il Padova
22.01.2010 02:04 di Rosario Ligato   articolo letto 96 volte
La classe di Di Nardo
La classe di Di Nardo
Illustrissimi lettori buonasera. Siamo alla 23a giornata del campionato di serie B. A Padova, allo stadio "Euganeo" sabato 23 gennaio alle ore 15.30 di disputerà il match tra Padova e Reggina. Partita difficilissima per gli amaranto, una sconfitta potrebbe costare la panchina al tecnico Iaconi. Nella partita di andata disputata al "Granillo" finì 1 a 1.

martedì 1 giugno 2010

Anno nuovo, squadra vecchia
05.01.2010 21:56 di Rosario Ligato   articolo letto 318 volte
Il cileno Carmona, uomo in meno della Reggina
Il cileno Carmona, uomo in meno della Reggina
Dopo l'opaca prestazione di stasera contro il Grosseto, se avessimo una bacchetta magica, porteremmo a Reggio Calabria 8/9 giocatori di categoria. Si badi bene che, la squadra, stasera ha dato tutto, i 12 calci d'angolo a favore ne sono la dimostrazione. Purtroppo, però, il potenziale espresso da questi ragazzi non riesce a sfociare in qualcosa di produttivo che va oltre un pareggio o una vittoria ogni tanto.

La bacchetta magica ci piace lasciarla al Mago Merlino, e gli 8/9 giocatori che servono per inseguire un obiettivo importante, li chiediamo al presidente Foti. Quest'ultimo è già a lavoro per portare in riva allo stretto qualche buon giocatore, anche se, appare molto complicato iniziare l'opera di rivoluzione senza che, i vari: Volpi, Buscè, Cassano, Santos, Brienza, lascino Reggio. Lo impone la legge dell'euro.

Dopo aver venduto quei calciatori che dovevano fare la differenza e che invece, per un motivo e per un altro, non l'hanno fatta, possiamo guardare la situazione in modo diverso, cambiando obiettivo e puntando sui tanti giovani a disposizione, molti dei quali cresciuti al Sant'Agata, motivo di soddisfazione per tutto l'ambiente amaranto.

Ebbene sì, non possiamo continuare ad illuderci pensando di cambiare tutta la squadra e raggiungere i play off, anche se lo vorremmo. Più logico credere nella seconda opzione, salvare la squadra e programmare una risalita in modo graduale, senza quella fretta che, molte volte, fà commettere molti errori, e quest'anno, di errori, se ne sono fatti tanti, a tutti i livelli e in ogni settore.

La partita di oggi, ha evidenziato i molti limiti della squadra di Iaconi. Quest'ultimo schierava Lanzaro, Cascione e Costa a protezione di Marino; centrocampo con Morosini e Rizzato esterni, e Carmona e Barillà a formare la coppia centrale della mediana; attacco che prevedeva Bonazzoli ariete centrale, supportato da Missiroli e Pagano.

Il gol di Pagano dopo 2 minuti faceva presagire ad una partita in discesa. Il Grosseto, però, non stava di certo a guardare e perveniva al pareggio con un gol realizzato dall'ottimo Pinilla su colpo di testa dopo un cross di Vitofrancesco. E' stata una partita brutta, noiosa, spezzettata, fallosa. Carmona già ammonito si faceva espellere per un fallaccio inutile sulla mediana. Reggina in 10 e Grosseto che andava vicino al gol con Pinilla prima che il difensore toscano Freddi seguiva Carmona sotto la doccia per doppia ammonizione.

La manovra amaranto è stata pressochè simile rispetto alle precedenti uscite, una squadra che non riesce a esprimere un gioco degno di ammirazione. Nel secondo tempo, Iaconi schierava la squadra con un 4 4 1, Pagano e Missiroli esterni di centrocampo e Morosini centrale insieme a Barillà, con Bonazzoli unica punta. Tattica che non ha dato i frutti sperati, anche se la Reggina, nella ripresa, ha sfiorato il vantaggio in qualche occasione, soprattutto per merito di Rizzato, che ha scodellato in area un'infinità di palloni.

Le soluzioni offensive sono carenti, Bonazzoli rimane spesso isolato, le occasioni create non sono il frutto di azioni di gioco corali, bensì di giocate individuali, ora di Pagano, ora di Missiroli. E' impensabile, dopotutto, innalzare il livello di qualità del gioco con due elementi prettamente difensivi come Barillà e Carmona, quest'ultimo vera delusione del centrocampo amaranto.

La difesa non regge l'urto della categoria, frastornata ora da Mastronunzio, ora da Baclet, ora da Pinilla, attaccanti forti, ma in 9 anni di serie A credo che ne abbiamo visti di migliori. L'anno calcistico, purtroppo, non è iniziato nel migliore dei modi, non è sicuramente un compito facile quello che gli spetta a Lillo Foti e Rosati da ora in poi. Intervenire su un malato non è mai facile, e la Reggina di oggi lo è e deve essere curata. Dottor Foti in bocca al lupo.