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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL

domenica 5 dicembre 2010

Serie A: Milan in fuga. Vincono Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Bologna e Parma.

Solo un pareggio nella quindicesima giornata del campionato di Serie A in attesa di Catania-Juventus e Napoli-Palermo. Dopo la sconfitta dell'Inter nell'anticipo di venerdì sul campo della Lazio, ieri sera la Roma ha pareggiato 2 a 2 a Verona contro il Chievo: su un campo ai limiti del regolamento i giallorossi si fanno rimontare il doppio vantaggio. Alla fine il Chievo ha rischiato addirittura di vincere.
Un grande Milan va in fuga battendo per 3 a 0 il Brescia, eroi della serata la coppia d'attacco formata da Robinho e Ibrahimovic, ancora in panchina Ronaldinho. I rossoneri dimostrano di meritare il primo posto giocando il miglior calcio della Serie A, merito di Allegri che ha saputo trovare la giusta quadratura del cerchio. Nessuno sembra tenere il passo del "diavolo" anche se la Lazio finora non ha sfigurato e si mantiene a - 3 dai rossoneri. La sensazione è che il Milan ha qualcosa in più di tutte le squadre.
La domenica calcistica ha constatato la crisi delle squadre pugliesi: il Lecce ha perso in casa contro il Genoa di Ballardini per 3 a 1, mentre il Bari è caduto sul campo della Sampdoria perdendo per 3 a 0. Da evidenziare, però, il disastroso arbitraggio del Signor Pierpaoli che ha regalato un calcio di rigore ai doriani e ha espulso il difensore del Bari Rossi colpevole di aver fatto nulla, giudicherete voi lettori dalle immagini in tv.
Da stasera traballa anche la panchina di Ficcadenti, il suo Cesena ha perso il derby in casa contro il Bologna, sorride invece Malesani che si coccola un grande bomber come Di Vaio.
Una doppietta dell'eterno Crespo ha regalato i 3 punti al Parma contro l'Udinese: la squadra di Marino ha confermato quanto di buono ha fatto 7 giorni fa a San Siro contro l'Inter pur perdendo 5 a 2.
Vince anche la Fiorentina che supera il Cagliari grazie ad un gol di Mutu: il rumeno rientrava dopo la lunga squalifica per doping e grazie ad un colpo di testa sigla la rete del successo che regala i 3 punti alla squadra di Mihajlovic.
Stasera il posticipo tra Catania e Juventus, i bianconeri non hanno alternativa alla vittoria se vogliono puntare allo scudetto. Domani sera si affronteranno Napoli e Palermo che manderanno in archivio la quindicesima giornata di Serie A.

Risultati della quindicesima giornata

Lazio - Inter 3-1
Chievo - Roma 2-2
Milan Brescia 3-0
Cesena - Bologna 0-2
Fiorentina - Cagliari 1-0
Lecce - Genoa 1-3
Parma - Udinese 2-1
Sampdoria - Bari 3-0
Catania - Juventus (ore 20.45)
Napoli - Palermo (lun 6/12 ore 20.45)


Classifica:

Milan pt. 33
Lazio pt.30
Juventus pt.24*
Napoli pt.24*
Palermo pt.23*
Inter pt.23
Roma pt.23
Sampdoria pt.23
Genoa pt. 21
Chievo pt.20*
Udinese pt.20
Fiorentina pt.19
Catania pt.18*
Parma pt.18
Cagliari pt.17
Bologna pt.16*
Cesena pt.12
Brescia pt.12
Lecce pt.12
Bari pt.10
* una partita in meno

Rosario Ligato

sabato 9 ottobre 2010

Ciao Gianfranco

www.mnews.it

Pochi secondi, pochi attimi, e la storia di un uomo si interrompe tragicamente dopo anni di sacrifici, sogni nel cassetto, speranze di un futuro migliore. Succede troppo volte ormai

di leggere sui giornali disgrazie una dietro l'altra. Ma la sensazione è che capiti sempre agli altri, e noi umili lettori a leggere e commentare le notizie, commenti sempre uguali per la verità: poverino, che disgrazia, che destino crudele, che dispiacere immenso. Pochi giorni e gli unici a rimanere nella sofferenza, nel dolore profondo sono solo i parenti, perchè, come si suol dire "la vita va avanti" e la gente prosegue il suo cammino, realtà triste, severa e rigida.  
Per una famiglia, invece, perdere un figlio, un fratello, una sorella è una cosa straziante, dolorosa, che ti segna per tutta la vita. Fanno fatica anche le forze dell'ordine a comunicare una notizia del genere ai familiari della vittima, magari in piena notte, come se il destino volesse mettere il dito nella piaga.
La vita funziona così, prendere o lasciare. Ci chiediamo troppe volte, però, nel profondo del nostro cuore, che senso ha questa vita, perchè tanta sofferenza nel mondo, guerre a destra e a sinistra, malattie di ogni genere, e poi ancora: cattiveria, odio, criminalità, delinquenza. Sembra che siamo nati per portare una croce grande come quella portata da Gesù Cristo 2010 anni fa. Abbiamo la sensazione che tutto ci stia sfuggendo di mano, destinati a lottare giorno dopo giorno per una sopravvivenza che oggi giorno è sempre messa a repentaglio, d'altronde gli ostacoli sono infiniti e ci vuole davvero tanta fortuna per trovare il sentiero del quieto vivere. 
Questa è la storia di Gianfranco Marfia, che stanotte ha perso la vita in un incidente stradale, andava verso Palermo con la sua Ducati Rossa.
Gianfranco era un 1° Caporal Maggiore dell'esercito, in servizio presso il 34° Gruppo Squadroni Aves "Toro", di Venaria Reale, un paesino alle porte di Torino. Sono stati i carabinieri della stazione di Venaria a dare la notizia al reparto di aviazione comandato dal Tenente Colonello Falessi Gianluca che da pochi giorni è subentrato al Colonnello Alberto Scafella. 
In caserma si è sparsa subito la voce del terribile fatto, i colleghi sono piombati in profondo dolore, nessuno si aspettava una notizia così drammatica. 
Il 34° Gruppo Squadroni di Venaria è un reparto di aviazione leggera dell'esercito italiano, tutti in caserma conoscevano Gianfranco, ragazzo umile, tranquillo, buono con tutti, partito dalla sua Palermo 8 anni fa per inseguire un sogno, transitare in servizio permanente e crearsi una propria famiglia, dei figli. Era soddisfatto di ciò che stava facendo, aveva un traguardo, un obiettivo da raggiungere, e lo stava per ottenere, a dicembre, infatti, sarebbe transitato in servizio permanente.
Gianfranco aveva l''hobby del calcio, da giovanissimo aveva militato in una squadra professionistica, ma poi scelse il lavoro e si arruolò nell'esercito con tanti sogni nel cassetto e tante speranze. Io ho avuto la fortuna di conoscere Gianfranco e condividere insieme a lui 5 anni di vita lavorativa, Gianfranco era soprattutto un amico, sempre disponibile, sempre calmo ed educato. La notizia di stamattina mi ha sconvolto, perdere un amico è un colpo al cuore. Mi auguro che in questo momento, Gianfranco riposi in un mondo migliore di questo, un mondo spietato e crudele che non guarda in faccia nessuno. 
Tutti i militari e i civili che prestano servizio al 34° Gruppo Squadroni Aves "Toro" esprimono il loro cordoglio per la prematura scomparsa del 1° Caporal Maggiore Gianfranco Marfia, amico di tutti.
La dinamica dell'incidente è al vaglio della polizia municipale: per cause ancora da accertare al km 2.200 della statale Palermo Sciacca  Gianfranco è stato sbalzato dalla moto. Il mezzo da un lato sul guard rail, il corpo di Gianfranco Marfia di 33 anni residente ad Altofonte al centro della carreggiata. Il militare è stato travolto da due auto. Prima una Fiat Marea guidata da una giovane donna residente a Giacalone. Una seconda auto un Alfa Romeo grigia che lo ha travolto e trascinato per un centinaio di metri.
La donna si è fermata. La seconda auto guidata da un uomo si è prima accostata e poi è fuggita. I vigili urbani lo stanno cercando. Il corpo martoriato del motociclista è stato trasportato all’obitorio del cimitero dei Rotoli.
Ai familiari giunti sul posto non è stato concesso di vedere il corpo del loro caro. Il militare si trovava in licenza per pochi giorni in via Enrico Medi ad Altofonte nella casa del padre Giovanni, pensionato, della madre Nuccia e della sorella Maria Rosa.
“Oggi è il momento del cordoglio per l’ennesima vittima, ma è anche il momento per
chiedere, con forza, interventi urgenti per mettere in sicurezza un tratto di strada troppe volte luogo di morte e disgrazie”.
È un appello accorato quello che lancia Vincenzo Di Girolamo, sindaco di Altofonte, dopo la morte di Gianfranco Marfia in un incidente stradale lungo lo scorrimento veloce Palermo-Sciacca.
“Non spetta all’amministrazione comunale, che non ha competenze tecniche, indicare cosa fare – aggiunge il sindaco – ma è dovere della politica chiedere interventi. La morte di Gianfranco Marfia non può e non deve essere dimenticata fra pochi giorni. Non lo meritano i parenti a cui siamo vicini e tutti i cittadini che transitano lungo questo tratto dello scorrimento veloce che collega Altofonte a Palermo”.
Ciao Gianfranco, rimarrai indelebile nella mente e nel cuore di ognuno di noi. Gli amici del 34° Gruppo Squadroni Aves "Toro" di Venaria.


Rosario Ligato

L'Under 21 di Casiraghi piega la Bielorussia




RIETI 9 Ottobre 2010- La giovane Italia di Casiraghi supera la Bielorussia per 2 a 0 nell'andata dei play off dell'Europeo under 21. Lo stadio " Centro d'Italia" di Rieti per l'occasione è vestito a festa. 10 mila spettatori assiepano gli spalti con bandiere tricolori al seguito.
L'inno nazionale è suonato dalla banda musicale del Corpo Forestale dello Stato.
La partita è troppo importante, si gioca in casa, bisogna vincere e non subire reti in vista del ritorno. Casiraghi manda in campo una formazione molto equilibrata: Mannone in porta, difesa a 4 con De Silvestri, Bonuci, Ogbonna e Santon; a centrocampo giostrano da destra verso sinistra: Schelotto, Bolzoni, Poli e Fabbrini; le 2 punte sono Destro e Okaka.
Inizia bene l'Italia con Fabbrini che sulla sinistra semina scompiglio saltando sistematicamente il suo diretto avversario. Il portiere azzurro Mannone è ben protetto dalla coppia Bonucci-Ogbonna, superba la prova di quest'ultimo.
Al 30' l'Italia passa in vantaggio grazie a Destro che riceve un assist dal fenomenale Fabbrini e batte Hutar. La Bielorussia cerca la via del pareggio col suo uomo migliore, il centrocampista Sivakov, ma la difesa degli azzurrini non concede nulla.
Nel secondo tempo gli ospiti attaccano con maggior vigore, sfiorando il pareggio in diverse occasioni. Casiraghi abile stratega medita di cambiare qualcosa, e al 53' richiama in panchina Destro inserendo Marrone per rinforzare il centrocampo.
Anche Schelotto e Fabbrini ripiegano spesso in difesa per dare una mano ai compagni, la Bielorussia attacca a testa basta alla ricerca del gol.
Ma a segnare è l'Italia: al 62' arriva la rete di Okaka che di testa sfrutta un ottimo cross di Schelotto. Il pubblico si esalta e intona un coro spettacolare, Italia, Italia, Italia e tanti applausi.
Il 2 a 0 è un risultato perfetto in vista del ritorno: Casiraghi lo sa bene e manda in campo gente fresca per pressare su ogni pallone. Al 69' entra Mustacchio per Poli, mentre al 90' Rispoli sostituisce Fabbrini, davvero ottima la sua prova. Al triplice fischio del signor Koukoulakis il pubblico si alza in piedi per la standing ovation finale, questi ragazzi la meritano tutta, hanno fatto divertire i tifosi ma soprattutto hanno portato a casa un risultato davvero incoraggiante in vista del ritorno.

Italia-Bielorussia 2-0, andata dei play-off dell'Europeo under 21

RETE: 30' Destro (I), 62' Okaka (I)

ITALIA (4-4-2): Mannone 6; Santon 6,5, Ranocchia 7, Ogbonna 7,5, De Silvestri 6,5; Fabbrini 8 (90' Rispoli), Poli 6 (69' Mustacchio 6,5), Bolzoni 7, Schelotto 6,5; Okaka 6,5, Destro 6,5 (53' Marrone 6). A disposizione: Frison, Ariaudo, Borini, Macheda. CT: Casiraghi 7

BIELORUSSIA (4-2-3-1): Hutar, Veretilo, Filipenko, Politevich, Matveichyk; Sivakov, Drahun; Voronkov (64' Rekish), Yurchenko, Niakhaichyk; Skavish. A disposizione: Gomelko, Astraukh, Baha, Bukatin, Savastsyanau, Obrazau. CT: Kondratiev

ARBITRO:Koukoulakis (Grecia)

AMMONITI: Destro, De Silvestri, Schelotto, Fabbrini (I), Matveichyk (B)

Rosario Ligato