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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL

giovedì 22 marzo 2012

SOGNANDO IL CALCIO CHE CONTA


Torino 22 marzo 2012 - Alla soglia dei 30 anni, 29 il 24 aprile, mi capita spesso di pensare ai miei obiettivi, al mio futuro nel mondo del calcio, alle mie prossime mosse.
La mattina appena mi sveglio ringraziodo Dio e un pallone rotondo, una passione grande quanto la mia vita.
Dopo aver appeso le scarpe al chiodo mi sono dedicato ai ragazzini allenando la categoria Esordienti, una tappa obbligata per fare la cosiddetta gavetta.
Ho allenato ogni squadra pensando fosse il Real Madrid, curando particolari, dettagli, studiando esercizi, lasciando nulla al caso, e anche se alleno dei ragazzini ho cercato di improntare loro la voglia di vincere, la cosiddetta mentalità vincente che serve anche nella vita.
Guardando avanti però, ho la continua esigenza di confrontarmi con categorie superiori in modo da poter esprimere al 100 per 100 il mio concetto di calcio. Ogni categoria la considero di passaggio anche perchè ambisco sempre a quella superiore, una motivazione in più per fare sempre meglio e lavorare sempre con il massimo impegno.
Le mie ambizioni sono tante, e spero che tra qualche una prima squadra punti su di me, anche perchè credo di avere l'età giusta per fare il grande salto. Non mi pongo nessun limite, sarà il campo a stabilire se ho la stoffa per approdare nel calcio che conta, nel frattempo cerco di non farmi trovare impreparato.

Ciao a tutti.



sabato 17 marzo 2012

CHE PARTITA: ACCADEMIA INTER - BARCANOVA 1 - 0

Torino 17 marzo 2012 - Dopo una sconfitta di solito si è tristi e demoralizzati, stasera però, sono molto soddisfatto della mia squadra, i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano per uscire indenni dal campo dell'Accademia Inter, i nerazzurri si sono dimostrati un'ottima squadra allenata alla grande da uno dei migliori Mister del panorama calcistico piemontese, sto parlando di Adriano Gazzineo, quest'ultimo ha fatto i complimenti alla nostra squadra, un motivo d'orgoglio in più per continuare a far bene.
Sono molto contento di aver conosciuto un tecnico preparato come Adriano, un allenatore che stimo per le sue competenze calcistiche e per il suo modo di essere.
A fine match ci siamo fermati a discutere fuori dal campo, un arricchimento per me, una soddisfazione personale che mi entusiasma a fare sempre meglio.
La partita di oggi è stata molto combattuta, grande grinta da entrambe le squadra, una partita maschia e ben giocata, ha vinto l'Inter che ha sfruttato al meglio la sua occasione, da parte mia non posso rimproverare nulla alla mia squadra, per me giocare alla pari con l'Accademia Inter è già una vittoria.
Barcanova: Amerio, Cella, La Monaca, Carminati, Messana, Marangi, Camele, Granato, Wodje, Villari, Mennuti, Gambino, Giuffrida, Chipper, Prisco.




mercoledì 14 marzo 2012

INTER - MARSIGLIA: LE 2 LINEE DI DESCHAMPS

Quando una squadra deve difendere un risultato positivo deve creare i presupposti per una grande fase di non possesso.
C'è riuscito alla grande Didier Deschamps che ha presentato a San Siro un grande Marsiglia, ordinato, equilibrato, compatto e soprattutto cinico.
Mi hanno impressionato i raddoppi sulle fasce laterali dove a destra Amalfitano andava ad aiutare costantemente Azpilicueta, mentre a sinistra Ayew scalava per andare a raddoppiare l'avversario di Morel, tutto questo con il muro africano davanti alla difesa formato da Mbia e Diarra.
2 linee imperforabili dove l'Inter è andata a sbattere più volte, infatti quando le ali nerazzurri entravano in possesso palla, venivano costantemente raddoppiati dalla catena francese, e quando la spinta proveniva da Maicon le marcature venivano triplicate con l'uscita laterale di Mbia o Diarra.
Madornale poi l'errore finale di Lucio che difatti ha estromesso l'Inter dalla Champions League. Il brasiliano doveva scalare in difesa e dare copertura a Samuel che doveva contrastare di testa Brandao nel lancio lungo di Mandandà.



Rosario Ligato

domenica 11 marzo 2012

VITTORIA D'ORO: BARCANOVA- LUCENTO 2 - 1

Torino 11 marzo 2012 - Alla vigilia ho chiesto maggiore impegno ai miei giocatori, sapevo che oggi sarebbe stata una battaglia, il Lucento è una squadra di tutto rispetto, da prendere con le molle. Il risultato finale ci premia per aver disputato una buona partita, i miei ragazzi hanno interpretato al meglio le fasi di gioco e hanno meritato la vittoria. Sono soddisfatto del loro impegno, tutti, sia chi ha giocato di più, chi di meno, hanno contribuito in maniera importante al raggiungimento degli obiettivi preposti (vittoria e bel gioco).
Ringrazio i ragazzi per l'impegno manifestato contro il Lucento, oggi il gruppo ha vinto sul singolo, un gruppo ben saldo e unito come non mai.
Barcanova: Amerio, Cella, La Monaca, Carminati, Messana, Marangi, Granato, Wodje, Chinaglia, Villari, Chipper, Camele, Giuffrida, Prisco, Mennuti, Gambino.


giovedì 8 marzo 2012

IMPARARE GIOCANDO

Le partitelle a tema sono spesso utilizzate nei miei metodi di allenamento, esse mi permettono di coinvolgere in modo attivo l'interesse dei ragazzi che s'impegnerebbero molto di meno se l'allenamento fosse distribuito in maniera analitica.
Non riesco a dividere il calcio in parte atletica, tattica, tecnica e psicologica, il calcio è un'insieme di queste cose che vanno allenate in maniera totale e specifica, ragion per cui propongo spesso partitelle che mirano al miglioramento di tanti aspetti: se voglio un maggiore possesso palla cerco di far concludere l'azione dopo 10 passaggi, se invece voglio un rapido capovolgimento dell'azione chiedo ai miei giocatori di cercare la profondità appena recuperata palla, se voglio allenare le fasce laterali dico loro che il gol è valido solo dopo una sovrapposizione, mentre se voglio un coinvolgimento della punta chiedo loro un gioco di sponda con il successivo tiro in porta del centrocampista che va a rimorchio.

Le partitelle sono molto allenanti, se l'obiettivo è la capacità aerobica allungo e allargo il campo, se invece voglio scatti, cambi di direzione, saltelli, organizzo le partitelle in campi più stretti dove alleno anche il contrasto e il tiro in porta.
La partita richiede maggiore concentrazione di 10 giri di campo fini a se stessi, e allenare l'attenzione è fondamentale per il gioco del calcio.

Rosario Ligato

domenica 4 marzo 2012

INIZIO COL BOTTO: BORGARO-BARCANOVA 2-4


Torino 4 marzo 2012 - Finalmente è iniziato il campionato primaverile e l'avvio è stato bagnato con una bella vittoria, 3 punti importanti per la nostra classifica ma soprattutto un principio di bel gioco manifestato a tratti ma che mi soddisfa pienamente.
Rispetto all'inizio dell'anno la squadra è migliorata notevolmente, oggi posso contare su una rosa molto competitiva e completa in ogni reparto.
Sul campo del Borgaro sono scesi in campo i seguenti giocatori: Villari, Chipper, Carminati, Gambino, Chinaglia, Giuseppe, Camele, Granato, Wodje, Amerio, Cella, La Monaca, Marangi, Prisco, Giuffrida e Mennuti.

Il dirigente del Barcanova Raffaele Giuffrida.

sabato 3 marzo 2012

DISCIPLINA, RISPETTO, IMPEGNO ALLA BASE DI UNA SQUADRA DI CALCIO GIOVANILE

Il calcio è un bellissimo sport inventato dagli inglesi per assecondare i desideri dei più giovani e meno giovani che vogliono passare qualche ora con gli amici all'insegna del divertimento.
In queste poche righe credo di racchiudere il senso di questo sport, anche se oggi assistiamo a vere e proprie esasperazioni di concetti che nulla hanno a che fare col mondo del calcio: business, scommesse, tafferugli.
Per i più grandi il calcio dovrebbe essere una valvola di sfogo alle prese con una vita quotidiana troppo stressante, mentre per i più piccoli deve essere un percorso di formazione caratteriale, sociologico, psicomotorio. Il calcio deve essere un divertimento, un sport che funziona solo se alla base vengono rispettate delle regole, dove tutti devono aver rispetto per tutti, dove la disciplina è prioritaria rispetto alla tecnica, e l'impegno deve essere sempre costante al fine di sottrarre tempo alla play stations e trasformarlo in un momento ludico.

In una generazione dove tutto è dovuto, dove ogni cosa è data per scontata, dove tutti hanno tutto, i ragazzi si avvicinano a questo sport per assecondare la volontà dei papà,  magari calciatori mancati, genitori che vorrebbero colmare il vuoto interiore usando il proprio figlio come oggetto per compensare frustrazioni cronicizzate.
I risultati sono scontati: ragazzi privi di voglia, indisciplinati, casinisti, superficiali, senza spirito di sacrificio, con il corpo al campo e con la mente su facebook.
La soluzione non è facile, tenendo conto di una generazione che sta andando a sfracelli, come dire, se privo mio figlio del cellulare quando l'intera classe scolastica sfodera i più aggiornati iphone, sembro io quello diverso.
Purtroppo le privazioni fanno solo bene ai ragazzi, i quali non sono più abituati a conquistare qualcosa col sudore della fronte, ma vogliono tutto e subito.
Urge porre rimedio, altrimenti tra qualche anno ci troveremo di fronte a delle persone vuote e prive di valori.

Rosario Ligato


martedì 28 febbraio 2012

DIFESA A ZONA? ME GUSTA MUCHO


La difesa a zona: principi

L'attenzione dei difensori, principalmente, è rivolta al pallone, non solo ai giocatori avversari. Vengono definite delle zone "pericolose" e delle zone "non pericolose". Nelle prime i difensori si concentrano per agire, mentre nelle seconde i giocatori di difesa sorvegliano soltanto.

La difesa "in zona" coinvolge tutto il blocco squadra, compresi gli attaccanti: la squadra è corta sull'asse pallone-porta ed ogni difensore è solidale con il blocco difensivo. Lo spazio concesso agli attaccanti nella zona pericolosa diminuisce proporzionalmente all'avvicinarsi del pallone alla porta. Non è obbligatorio attuare la tattica del fuori gioco.

I giocatori che difendono devono essere sempre concentrati ed attivi mentalmente: infatti, sono chiamati ad un continuo adattamento su avversari che cambiano frequentemente e con velocità. Fondamentale il concetto di diagonale, sia da parte di chi è vicino al pallone (diagonale piccola), sia da parte di chi è più lontano dallo stesso, in funzione dei concetti di "anticipo" e "copertura".

domenica 26 febbraio 2012

QUALE DOTI ALLA BASE DI UN CALCIATORE?

Ciao a tutti, ogni allenatore vede il calcio come meglio crede, secondo me con dei calciatori di medio livello si può fare un buon campionato, ma quali caratteristiche deve avere un medio calciatore?
Innanzitutto se sono io a formare una squadra vado a prendere dei calciatori con un elevato spirito di sacrificio, che tradotto sul campo significa correre, aiutare il compagno in difficoltà, prendere il suo posto quando la squadra non è equilibrata, essere disponibile verso l'allenatore e soprattutto verso i compagni. Un esempio potrebbe essere l'Inter nella semifinale di ritorno in quel di Barcellona edizione Champions League 2010.

martedì 21 febbraio 2012

4 4 2 CONTRO 4 3 1 2 IN TRE PROIEZIONI

Questi 2 moduli possono essere molto simili e nello stesso tempo molto diversi tra di loro, dipende da come vengono interpretati. Quando si affrontano 2 squadre con questi moduli la tattica prende il sopravvento: sulla carta il 4 4 2 propone 4 uomini sulle fasce e una certa supremazia territoriale sulle catene laterali, nel contempo, la squadra che adotta il 4 3 1 2 ha più uomini in mezzo al campo, ben 4 se contiamo la mezzapunta contro i 2 mediani del  4 4 2, ecco allora che la tattica difenda fondamentale perchè, senza le scalature adeguate, il 
4 3 1 2 ci può fare davvero male, specie se la mezzapunta è molta brava a saltare l'uomo. Di seguito proporrò 3 proiezioni su come scalare in 3 situazioni di gioco diverse. Buon divertimento.

domenica 19 febbraio 2012

IL TORNEO DI VANCHIGLIA VA ALL'ACCADEMIA INTER, OTTIMO IL NOSTRO RUOLINO


Il torneo di Vanchiglia va all'Accademia Inter, ma la giornata finale è segnata dal Lucento che si ritira dalla competizione con una finale da disputare contro il Vanchiglia.
A quel punto gli organizzatori hanno cambiato le carte in tavola e hanno deciso di fare un triangolare finale con le 2 squadra sconfitte in semifinale, vale a dire San Mauro, sconfitto in mattinata dal Vanchiglia, e Accademia Inter ,sconfitta ai calci di rigore dal Lucento.
Il triangolare finale si è concluso con la vittoria dell'Accademia Inter che ha battuto sia il Vanchiglia che il San Mauro alzando al cielo la sua coppa.
Fin troppo onesti gli organizzatori, forse la Coppa andava al Vanchiglia perchè aveva meritatamente raggiunto la finale, e quando una squadra non si presenta la vittoria va  assegnata a tavolino.
Per quanto riguarda la mia squadra, siamo usciti con onore perdendo per 3 a 1 contro il Lucento, la partita è stato combattuta fino alla fine e solo per una questione di centimetri non abbiamo raggiunto il pareggio. Da segnalare il giovane attaccante Samuele Di Giacomo, già pronto per indossare maglie più gloriose come Juventus e Torino.
Di seguito la galleria fotografica.

giovedì 16 febbraio 2012

UN ONORE ESSERE TRA LE PRIME 8 DELLA CLASSE

Torneo Mosso di Vanchiglia categoria Esordienti 2000
Dopo la vittoria del Torneo di Santa Rita non era facile catapultarsi nel nuovo torneo di Vanchiglia e fare bene, del resto, dopo la vittoria di una competizione così importante la concentrazione cala, la fame viene meno, soprattutto per una squadra come la mia abituata in passato a perdere.
Nonostante questo e un inverno tutt'altro che tiepido, siamo riusciti a qualificarci e far parte delle 8 squadre più forti di Torino, è un onore disputare i quarti di finale con squadre come Juventus, Lucento, Vanchiglia, Gabetto, Pro Settimo, San Mauro.
Sabato probabilmente affronteremo la squadra più forte del torneo, il Lucento del resto ha battuto anche la Juventus, un biglietto da visita da grande squadra, non sarà facile, ma noi come sempre ci proveremo .

domenica 12 febbraio 2012

LA COSTRUZIONE DEL GIOCO

Quando si parla di costruzione del gioco si devono tenere conto tanti fattori: in quale campionato stiamo giocando, adulti,  settore giovanile o scuola calcio? Una vera e propria organizzazione di gioco è fondamentale nelle prime squadre e juniores, man mano che si scende di categoria la costruzione di gioco è meno elaborata, e mi pare logico visto che un terzino di 12 anni non riuscirà mai a servire la punta con un lancio di 70 metri, dunque nei piccoli la costruzione di gioco deve essere strutturata sul corto.

Parlando di pulcini a 6 e a 7 e primo anno di esordienti a 9 la costruzione di gioco è di difficile attuazione, si consiglia far giocare i bambini a seconda delle loro caratteristiche, della loro fantasia, della loro attitudine, ed in allenamento dare molto spazio alle capacità tecnico coordinative e cognitive.

lunedì 6 febbraio 2012

WORK IN PROGRESS

A volte mi chiedo se il gioco del calcio è un opinione, un'interpretazione racchiusa in un punto di vista, oppure se è uno sport facile, dove vince che fa un gol in più dell'avversario.
Sono convinto dell'ultima ipotesi nonostante colleghi addetti ai lavori ci propinano metodologie di allenamento straordinarie, si fa per dire, come se per dimagrire bastasse prendere una pillola al giorno o fare una dieta di sole banane.
Mi piace leggere libri che riguardano il calcio, cerco di prendere il buono da ogni proposta di allenamento, ma non perdo di vista le mie idee, quelle in cui credo fortemente.
Non amo le parole difficili e i contenuti di difficile comprensione, anche perchè chi legge deve capire, e qui nasce il primo aforisma, parla come mangi o non sarai capito.
In questo ventennio vissuto in mezzo ai campi di calcio ho capito che ognuno ha la propria idea, come è giusto che sia d'altronde, quale sia quella giusta o quella sbagliata non spetta a me stabilirlo. Posso solo difendere le mie tesi, su come vedo io questo sport e su come cerco di fare calcio:
Innanzitutto penso che gli allenatori più bravi devono lavorare con i piccoli, è nella fascia d'età 6-12 anni che si sviluppano tutte quelle capacità tecnico-coordinative e psico-cognitive che formano un giovane calciatore. Chi ha lavorato poco e male difficilmente diventerà un giocatore di calcio, anche perchè a 14 anni la tecnica di base deve essere già acquisita. Ma qui apro una parentesi, un giovane calciatore nato per giocare a calcio acquisisce una tecnica sopraffina anche giocando in mezzo alla strada prendendo a calci un pallone: non voglio fare nomi ma conosco la storia di un ragazzo del mio paese che oggi gioca in Serie A, beh, vi dico che fino a 14 anni giocava nelle piazzette del paese, ciò vuol dire che bisogna avere doti naturali per emergere in questo sport, ancor prima della scuola calcio o di qualsiasi preparazione tecnica.
Il massimo per un allenatore sarebbe quello di avere una squadra con talento e con una voglia matta di rincorrere un pallone, e ditemi quello che volete, la differenza la fanno i giocatori anche se nell'età giovanile l'allenatore recita un ruolo  di grande importanza perchè è il vero punto di riferimento per tutta la squadra.
Gli allenamenti non devono avere niente di misterioso, tanta tecnica di base, tanti esercizi per il possesso palla, tanta psicocinetica e coordinazione, tanta intensità, tanta tecnica applicata e tante partitelle.
La tattica inizieremo a farla dai 12 anni in su, mentre lavoreremo sulle capacità condizionali a fine pubertà. Occhio però, non sono un maniaco della corsa, meglio 100 metri in 10 passaggi che 100 metri da solo.
Alla prossima. R.L.




venerdì 3 febbraio 2012

TANTI AUGURI A VINCENZO TRICARICO

Torino 3 febbraio 2012 - I campionati/tornei sono fermi a causa delle condizioni meteo che hanno interessato tutta la nostra penisola: a Torino freddo, neve e gelo ci hanno costretto ad un riposo forzato, ragazzi a casa quindi sperando che il tempo migliori e si possa tornare a giocare il più presto possibile. Oggi è un giorno particolare per la nostra squadra, l'asse portante, vale a dire il Dirigente Responsabile Vincenzo Tricarico compie gli anni.
Volevo augurargli un buon compleanno in forma pubblica, anche perchè Vincenzo è una persona che merita, sempre disponibile e professionista serio sia in campo che fuori.
Grazie a lui la stagione calcistica 2011/2012 sta andando a gonfie vele, ringrazio Vincenzo per la sua serietà e abnegazione, per il suo impegno quotidiano, per il suo modo di essere, per la sua umiltà e per la sua immensa competenza.
Nella vita ci sono delle persone che meritano qualcosa in più di quello che hanno o di quello che sono, ecco, Vincenzo è uno di questi, un uomo che spesso pensa più agli altri che a se stesso, determinante per la società Barcanovasalus, troppo importante per ogni allenatore, così come lo è per me.
Ringrazio ogni giorno Vincenzo per l'impegno profuso verso questa squadra, oggi però, è un giorno diverso, è il suo giorno.
Tanti auguri Vincenzo, cosa ti regalo: un abbraccio immenso.

Rosario


IL 4-4-2 FASI DIFENSIVE E OFFENSIVE. 12 PROIEZIONI


domenica 29 gennaio 2012

GIOCATORI TROPPO FERMI: MOVIMENTI IN 10 PROIEZIONI

Di seguito troveremo 10 proiezioni di movimenti di calcio a 9 giocatori. Ho creato queste tavole di lavoro perchè troppo spesso in campo i ragazzi vengono telecomandati dagli allenatori, invece sarebbe il caso di insegnare loro dei movimenti sincronizzati nel corso dei vari allenamenti.
Sono movimenti che ogni ragazzo della squadra deve conoscere e cercare di trasformare sul campo l'azione disegnata sulla carta: troppo spesso vedo i terzini dare via la palla e fermarsi su una mattonella senza seguire l'azione, per come vedo io il calcio tutti i componenti della squadra devono attuare le 2 fasi di gioco, proporsi in continuazione, andare costantemente in sovrapposizione, incrociarsi, scaricare la palla e attaccare la profondità. Le triangolazioni sono il miglior modo per saltare un avversario.

venerdì 27 gennaio 2012

SCHEMI SU CALCIO DI PUNIZIONE: 18 PROIEZIONI

Divertitevi amici e colleghi, il periodo più adatto per provare le varie soluzioni da calci da fermo è la fase di preparazione o soste. Ma niente ci vieta di provare 4/5 soluzioni in campionato in corso, scegliete quelle proporzionate alla squadra che state allenando. Tenete presente che queste proiezioni sono da calcio professionistico. R.L.

lunedì 23 gennaio 2012

RIEPILOGO TORNEO DI VANCHIGLIA

Eccoci qua, aggiorno la situazione per quanto riguarda la mia squadra, in giro c'è fame di notizie, ed è bello che i ragazzi possano leggere quanto di buono stanno facendo in campo. Dopo aver vinto il torneo di Santa Rita, stiamo disputando un torneo a Vanchiglia, quartiere a nord est di Torino. Nelle prime 3 partite abbiamo fatto 7 punti, abbiamo pareggiato 2 a 2 contro il Madonna di Campagna, abbiamo vinto 5 a 1 contro il Gassino del direttore sportivo amico Triveri, abbiamo battuto 4 a 0 il Borgaro e giorno 28 giocheremo contro la forte Accademia Inter.
Stiamo superando la fase eliminatoria alla grande, dopodichè probabilmente affronteremo sua maestà la Juventus, un motivo di orgoglio e soddisfazione per questi ragazzi che fin da piccoli hanno sognato di giocare contro la squadra del loro cuore.
Vi chiederete che da come descrivo la mia squadra, sembrerebbe una macchina perfetta, in realtà i problemi ci sono come in tutte le squadre, ma di questi preferisco parlarne negli spogliatoi, i panni sporchi si lavano sempre in famiglia.
Sul blog preferisco pubblicare le prestazioni, i successi, le partite, il campionato, e se è vero che fino adesso abbiamo fatto miracoli, e anche vero che la ricetta per vincere me la tengo per me, senza offesa, :) R.L.

venerdì 20 gennaio 2012

VINCERE ATTRAVERSO IL GIOCO

Ciao a tutti. E' da un po' che non aggiorno il blog, purtroppo non trovo mai un po' di tempo per condividere con voi i momenti più salienti del mio cammino calcistico. Vorrei dedicandomi al calcio a tempo pieno, ma ahimè, ad oggi non è possibile, un giorno chi lo sa, magari si presenterà l'occasione della mia vita, dove la firma su un contratto professionistico mi cambierebbe gli orizzonti, ma chi non lo vorrebbe, specialmente tra di noi addetti ai lavori.
Per andare avanti con il calcio contano tante cose, non basta essere bravi, mi spiego meglio: è come una partita a carte, puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non hai le carte giuste, l'avversario ti manda al banco.
Se hai le carte giuste devi saperle giocare, e bada bene che i jolly finiscono.
In tre anni di panchina ho vinto diverse competizioni, soddisfazioni personali quindi, anche se la mia gioia più grande è vedere contenti i ragazzi. Sono loro i veri protagonisti, il vero motore della mia barca, io comando solo il timone e cerco di evitare gli scogli, ma è grazie a loro se oggi sono tanto apprezzato in questo bellissimo ambiente qual è il calcio.
Il titolo di oggi non vuole presentare un discorso tecnico, vincere attraverso il gioco per me vuol dire stare bene con me stesso, in questo fantastico ambiente dove l'educazione e il rispetto prevalgono su tutto, dove vengono insegnati i veri valori della vita e dove ogni momento è sempre quello giusto per gioire ed essere felici.

domenica 15 gennaio 2012

E' FESTA BARCANOVA


Torino 15 gennaio 2012 - Sembra la Champions League, la Coppa dalle grandi orecchie, la tocchiamo per mano, la innalziamo al cielo, abbiamo vinto noi.
E' la nostra Coppa, la più bella, la più grande, conquistata meritatamente sul campo dopo aver battuto in finale il Madonna di Campagna.
La vittoria, l'ennesima di una stagione fantastica, ci gratifica notevolmente, anche perchè arrivata contro una squadra forte come il Madonna.
Fantastico vincere la decima edizione del torneo di Santa Rita, davvero emozionante, incredibile per molti, ma noi siamo nati per stupire, per ambire e per raggiungere traguardi impossibili.
Stupendo alzare la Coppa in segno di vittoria, ancora più bello osservare la felicità espressa negli occhi dei miei calciatori, ed io, in un angolo, sono felice per loro, per me stesso e per i genitori, che, come dei bambini piccoli urlano di gioia.
E' la vittoria di tutti, della squadra soprattutto, la macchina dell'organizzazione ha funzionato a meraviglia, dall'inizio alla fine. Ed ora è il tempo di festeggiare, perchè ogni vittoria rimane tatuate nel cuore e impressa nella mente di ognuno di noi come uno dei più bei ricordi di vita.
Non eravamo la squadra più forte, ma eravamo la squadra migliore, il nostro successo nasce da lontano, dal 25 agosto giorno del primo allenamento. Niente è casuale, e tutto è più bello, inaspettato, sorprendente, semplice ma non banale, dolce come il miele, stupendo come sole, umile come noi. Grazie Ragazzi.

Di seguito la galleria fotografica

sabato 14 gennaio 2012

L'ERRORE INDIVIDUALE

Ciao a tutti, stasera osservavo i gol del turno di Serie B, molti di essi sono stati realizzati con azioni manovrate, la percentuale maggiore di gol realizzate però, deriva da calci da fermo e soprattutto da errori individuali.
Se scendiamo di categoria, il coefficiente d'errore sale, ragion per cui dobbiamo lavorare sul campo cercando di abbassare al massimo la soglia d'errore individuale.
Come? Lavorare in modo specifico e programmare sedute individuali per il portiere, difensori centrali, difensori esterni, centro mediano metodista, mediani, ali, punte.
Stiamo parlando di una fase strettamente difensiva, si parte dall'individualità per poi passare alla collettività o tattica di reparto, esercitazioni su palle inattive contro, elastico difensivo, diagonali, palla libera o palla scoperta.
E' fondamentale curare i minimi dettagli perchè quasi sempre le partite si decidono così.

martedì 10 gennaio 2012

FERIE CONCLUSE

Venerdì ritornerò in Piemonte e comincerò il nuovo anno sotto i migliori auspici, la mia squadra ha una finale di Coppa in ballo e un campionato all'orizzonte.
Nella prima metà della stagione abbiamo seminato tanto per raccogliere i frutti nel periodo primaverile, mi ritengo molto soddisfatto del lavoro dei ragazzi.
Lo specchio della stagione potrebbe essere tradotto in poche righe: a settembre la squadra non riusciva a sostenere una punta, a novembre la squadra riusciva a supportare 1 punta e mezza, l'obiettivo di marzo è quello di giocare con 2 punte fisse in avanti con la squadra che non deve faticare più di tanto in fase difensiva.
Come vedete, obiettivi e programmazione sono un tutt'uno, anche se non esiste una programmazione specifica, bisogna organizzarsi a seconda del gruppo a disposizione e riuscire a ricavare il massimo da esso.
In questo periodo di ferie ho disegnato nuove soluzioni di gioco, qualche schema diverso dai soliti che si vedono in giro, ma ci tengo a ribadire che senza l'ambizione, gli stimoli e le motivazioni non si va da nessuna parte. Non c'è schema che tiene se alle spalle non c'è un gran lavoro di natura mentale, la testa nel calcio conta più di ogni altra cosa. Buonanotte ragazzi, amici e colleghi. R.L.

domenica 8 gennaio 2012

SCHEMI CALCI D'ANGOLO, 6 PROIEZIONI

Vi propongo 6 schemi da calcio d'angolo. Come promesso all'amico Umberto, ho cercato di fare in fretta e postarli sul blog, così avete il tempo di studiarli e proporli alla ripresa del campionato.
Nei prossimi giorni metterò gli schemi sui calci di punizione e rimesse laterali. Un saluto a tutti gli allenatori del mondo. Rosario Ligato

SCHEMI CALCI DA FERMO: INIZIO GIOCO



sabato 7 gennaio 2012

VADEVECUM DEL GIOVANE CALCIATORE


La tecnica calcistica è l'insieme dei movimenti con o senza la palla che vengono attuati durante una partita, nella quale il primo obiettivo è il possesso della palla, il secondo la difesa e la riconquista del pallone.

La tecnica di base è composta da 6 fondamentali:
1) dominio della palla
2) calcio della palla
3) guida della palla
4) ricezione (stop)
5) colpo di testa
6) rimessa laterale

La tattica individuale o tecnica applicata è l'applicazione pratica della tecnica di base con l'obiettivo di eseguire il movimento utile ed efficace nel momento contingente.

La tattica individuale comprende due fasi :

IL REGALO DEI MIEI CALCIATORI

Devo dire che è più facile studiare 20 esercizi di psicocinetica che fare il puzzle che i miei ragazzi mi hanno regalato per Natale.
Qualcuno pensava che non sarei riuscito a completare l'opera, vero Tric? Invece dopo giorni di lavoro intenso alla fine ce l'ho fatta.
Eccolo, guardate che capolavoro, un'opera d'arte degna del miglior Picasso.
Il regalo di Natale è stato un piccolo pensiero nato da una grande coesione che si è creata nel corso di quest'anno calcistico. Un gruppo inizialmente sfaldato che col passare del tempo si è legato come l'acciaio inox 18/10, formando una squadra davvero indissolubile dove divertimento e allenamento vanno per la maggiore. La vittoria del campionato e gli ottimi piazzamenti in alcuni tornei sono una prova schiacciante di quanto questi ragazzi hanno seminato e raccolto.
Nonostante l'indole di allenare dai Giovanissimi a salire, non mi aspettavo tutte queste soddisfazioni e gratificazioni da una categoria come gli esordienti fascia B. Devo dire che la cornice composta dai dirigenti e genitori è stata perfetta e mi ha permesso di lavorare con il massimo delle motivazioni.
Il 15 gennaio ci sarà la finale del torneo di Santa Rita contro il Madonna di Campagna, un'occasione importante per alzare al cielo un nuovo trofeo. Chi mi conosce sa che gioco sempre per vincere, ragion per cui questa Coppa sarà del Barcanova, parola di Rosario Ligato.

SUPERATE LE 20 MILA VISITE. GRAZIE A TUTTI

Ringrazio tutti per aver visitato il mio blog, come vedete ci sono circa 1000 notizie al giorno tra calcio, altri sport e cronaca nazionale ed estera. In più ci sono i miei pensieri, le mie idee sul mondo del calcio, cerco di condividere insieme a voi tutto il mio cammino calcistico sperando che un giorno possa allenare ben altre categorie. Questo rimane un sogno nel cassetto, l'importante è avere le conoscenze e le nozioni giuste per potermi esprimere al massimo nel corso del mio cammino.
Ringrazio indistintamente tutti, dal primo all'ultimo, in particolare vorrei citare un lettore olandese che ogni giorno visita il mio blog. Mi piacerebbe aver un dialogo con lui, sapere perchè ha scelto il mio blog come rassegna stampa giornaliera, tutto ciò mi fa molto piacere, vuol dire che il lavoro svolto in questo primo anno di blog è stato soddisfacente.
Un abbraccio a tutti.
Rosario Ligato

giovedì 5 gennaio 2012

L'IMPORTANZA DELLE PALLE INATTIVE


Il gioco del calcio ha subito in questi ultimi anni diverse trasformazioni che hanno
radicalmente mutato il quadro strategico e tecnico-tattico.
L’esasperazione agonistica ha portato a un significativo incremento di dinamicità. Da una parte si è avuto un notevole restringimento degli spazi, dall’altra una velocità d’azione sempre maggiore.
Il conseguente speculare aumento delle interruzioni del gioco provocate dai 22 in campo e sanzionate dall’arbitro, ha comportato necessariamente una notevole trasformazione dell’organizzazione della strategia di squadra e ha dilatato enormemente l’importanza di saper sfruttare (o al contrario gestire) al meglio le fasi dell’incontro che riguardano la ripresa del gioco.

martedì 3 gennaio 2012

LA FASE DI POSSESSO PALLA

San Lorenzo (Reggio Calabria) 3 gennaio 2012 -  Avessi gli interpreti ideali giocherei sempre con il 4 - 3 - 3, ma ricordate che non ci sono mai due 4 3 3 uguali, dipende da cosa si vuole proporre in campo e dagli obiettivi che ogni allenatore si pone.
In un modulo ci sono regole e regole da eseguire alla lettera, per come intendo io il calcio il mio 4 3 3 non deve essere statico ma molto dinamico, in fase di attacco le 2 punte esterne si devono muovere in continuazione liberando lo spazio per i compagni, mi piace fare gol con gli inserimenti dei centrocampisti, ragion per cui gli attaccanti devono effettuare dei movimenti funzionali alla squadra. Guardatevi il gol del Sunderland contro il City per avere un'idea più precisa.
Non mi piace avere 3 attaccanti che fanno reparto a se, la squadra si deve muovere come una fisarmonica e tutti devono dare il proprio contributo con un unico fine.