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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL

lunedì 29 dicembre 2014

ATTIVITA' GIOVANILE: L'EDITORIALE DEL DS DELLA JUNIOR BIELLESE MASSIMO CAPUSSOTTO

Il Direttore Sportivo della Junior Libertas Biellese
Massimo Capussotto
Come primo argomento vorrei affrontare l'attività che le squadre, sopratutto dilettantistiche fanno svolgere ai propri ragazzi fin dai primi anni di gioco. Fatta salva la necessità di un addestramento adeguato ed innovativo, curato da istruttori qualificati, sempre aggiornati ed innamorati del ruolo, sono dell'opinione che il lavoro dell'allenatore se non viene abbinato a delle attività formative adeguate all'età dei ragazzi e al livello cognitivo da loro raggiunto, non potrà concretizzarsi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. In Piemonte purtroppo sono troppo poche le Società che utilizzano le attività extra campionato per fornire ai propri allenatori degli strumenti indispensabili affinchè possano trasmettere ai propri ragazzi i concetti che li
aiuteranno nella crescita individuale e di gruppo; proviamo a pensare a tornei che prevedano incontri impegnativi (scegliendoli in base al livello della squadra) e nello stesso tempo mettano i giovani atleti a confronto con scuole diverse e li obblighino ad affrontare ad esempio viaggi, pranzi collettivi e quando le condizioni economiche lo permettano, pernottamenti. L'importanza di queste esperienze va interpretata come un utilissimo mezzo attraverso il quale gli allenatori/istruttori possono dimostrare la decisiva importanza dei loro insegnamenti rispetto allo stile di vita che consigliano ai loro atleti, infatti dovendo viaggiare sarà indispensabile andare a dormire presto, dovendo pranzare insieme si potrà chiarire quanto sia utile scegliere gli alimenti adeguati etc...Questi pochi esempi vanno nella direzione formativa per quanti vogliano preparare i propri ragazzi alle rispettive Prime Squadre, laddove il viaggio, lo stile di vita, l'alimentazione divengono elementi decisivi e solo unendo queste attività all'addestramento in campo si può pensare a forgiare dei giovani in grado di affrontare il salto in Prima Squadra senza troppi problemi.

Chiudo augurandomi di produrre un dibattito in merito alla questione, proponendo ad esempio , di predisporre per le squadre, a seconda dell'età, un ciclo triennale sperimentale, laddove si predispongano attività adeguate agli obiettivi prefissati.

Massimo Capussotto Direttore Settore Giovanile Biellese

RAPIDITA' - VISIONE PERIFERICA


lunedì 22 dicembre 2014

UN VINCENTE......

Ogni qualvolta costruisco una squadra, tento di inculcare l'idea della vittoria, che il nostro obbiettivo è vincere. Il che non significa necessariamente che siamo destinati a vincere il campionato. Significa cercare di migliorare costantemente per raggiungere il potenziale massimo.
Quando giochiamo una partita di calcio, la vinciamo o la perdiamo. Ed il mondo all'esterno ci giudica in base alla vittoria o alla sconfitta. Possiamo essere bravi o scarsi quel giorno. Fondamentalmente questo è il punto di vista della maggior parte della gente.
Ma non il mio. Quando vinciamo non può essere tutto ok, e quando perdiamo non può essere tutto storto. In effetti qualche volta una sconfitta può essere una vittoria.
Se una squadra gioca al meglio delle possibilità ed ottiene poco, ha realmente perso? Io non la penso così. Penso che qualsiasi squadra che dia il meglio di se, vince. Se continuiamo costantemente a tenere d'occhio la statistica delle vittorie e delle sconfitte per determinare se stiamo facendo bene, non stiamo osservando il giusto barometro.