Dopo Napoli, Juventus e Inter stasera a Palermo anche il Milan ha schierato la difesa a 3, una moda che per molti rappresenta un nuovo modello vincente, in realtà il 3 - 5 - 2 non è altro che uno schema prettamente difensivo adottato da sempre dalle squadre più deboli per compensare l'enorme gap tecnico contro le squadre di un certo livello.
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E' vero che la Juventus non perde da 48 giornate, ma è anche vero che il campionato italiano ha avuto una costante perdita di quei valori tecnici che in passato potevamo ammirare, non esistono più infatti le corazzate, i campioni sono andati a giocare all'estero, vedasi Del Piero, Eto'o, Ibrahimovic, Maicon, T. Silva, Seedorf, Lavezzi, Kaka, Balotelli.
In Italia a fare la differenza sono rimasti in pochi: Totti, Cavani, Pirlo, ragion per cui la tendenza della difesa a 3 è una conseguenza di una pochezza tecnica che è passata da sensazione a realtà.
Le squadre italiane sono costruite per difendere e ripartire, proprio come tanti anni fa, la costruzione del gioco è un optional, la ricerca del possesso palla stile blaugrana è roba vedere solo in televisione nei campionati esteri.
Il paragone può essere fatto con le più forti squadre europee, nessuna di queste gioca con 3 difensori centrali, tutte le big si basano su una solida difesa composta da 4 giocatori disposti a zona, dove gli esterni bassi si alzano in continuazione innescando dinamiche di superiorità numerica nelle zone pericolose del campo. Dal centrocampo in avanti la manovra è libera ma sempre proiettata all'offesa, al possesso palla, alla ricerca dell'ampiezza e della profondità.
Il 3 - 5 - 2 è un modulo prettamente difensivo dove i 2 esterni di centrocampo in fase difensiva si abbassano formando una linea di 5 giocatori, senza contare il mediano disposto davanti alla difesa che funge da filtro a protezione della terza linea.
Questo modulo è valido per squadre che hanno in rosa elementi di poca qualità, ma è improponibile utilizzarlo per vincere in Europa, la dimostrazione è data dalla Juventus che in Champions non è riuscita a vincere nemmeno contro la modesta squadra del Nordsjaelland.
Il cambio modulo del Milan è un chiaro esempio di una squadra che cerca di mascherare i propri difetti cercando di difendersi con più uomini tenendo il baricentro basso a attaccando con pochi uomini, stessa cosa che è successa mesi prima all'Inter di Stramaccioni che è ricorsa alla difesa a 3/5 per cambiare rotta.
Il nuovo corso del calcio italiano è questo, non per un modello o una tendenza vincente sia chiaro, ma per una necessità tattica che dopo la fuga dei numerosi talenti è diventata necessaria.
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