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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL

sabato 9 ottobre 2010

L'Under 21 di Casiraghi piega la Bielorussia




RIETI 9 Ottobre 2010- La giovane Italia di Casiraghi supera la Bielorussia per 2 a 0 nell'andata dei play off dell'Europeo under 21. Lo stadio " Centro d'Italia" di Rieti per l'occasione è vestito a festa. 10 mila spettatori assiepano gli spalti con bandiere tricolori al seguito.
L'inno nazionale è suonato dalla banda musicale del Corpo Forestale dello Stato.
La partita è troppo importante, si gioca in casa, bisogna vincere e non subire reti in vista del ritorno. Casiraghi manda in campo una formazione molto equilibrata: Mannone in porta, difesa a 4 con De Silvestri, Bonuci, Ogbonna e Santon; a centrocampo giostrano da destra verso sinistra: Schelotto, Bolzoni, Poli e Fabbrini; le 2 punte sono Destro e Okaka.
Inizia bene l'Italia con Fabbrini che sulla sinistra semina scompiglio saltando sistematicamente il suo diretto avversario. Il portiere azzurro Mannone è ben protetto dalla coppia Bonucci-Ogbonna, superba la prova di quest'ultimo.
Al 30' l'Italia passa in vantaggio grazie a Destro che riceve un assist dal fenomenale Fabbrini e batte Hutar. La Bielorussia cerca la via del pareggio col suo uomo migliore, il centrocampista Sivakov, ma la difesa degli azzurrini non concede nulla.
Nel secondo tempo gli ospiti attaccano con maggior vigore, sfiorando il pareggio in diverse occasioni. Casiraghi abile stratega medita di cambiare qualcosa, e al 53' richiama in panchina Destro inserendo Marrone per rinforzare il centrocampo.
Anche Schelotto e Fabbrini ripiegano spesso in difesa per dare una mano ai compagni, la Bielorussia attacca a testa basta alla ricerca del gol.
Ma a segnare è l'Italia: al 62' arriva la rete di Okaka che di testa sfrutta un ottimo cross di Schelotto. Il pubblico si esalta e intona un coro spettacolare, Italia, Italia, Italia e tanti applausi.
Il 2 a 0 è un risultato perfetto in vista del ritorno: Casiraghi lo sa bene e manda in campo gente fresca per pressare su ogni pallone. Al 69' entra Mustacchio per Poli, mentre al 90' Rispoli sostituisce Fabbrini, davvero ottima la sua prova. Al triplice fischio del signor Koukoulakis il pubblico si alza in piedi per la standing ovation finale, questi ragazzi la meritano tutta, hanno fatto divertire i tifosi ma soprattutto hanno portato a casa un risultato davvero incoraggiante in vista del ritorno.

Italia-Bielorussia 2-0, andata dei play-off dell'Europeo under 21

RETE: 30' Destro (I), 62' Okaka (I)

ITALIA (4-4-2): Mannone 6; Santon 6,5, Ranocchia 7, Ogbonna 7,5, De Silvestri 6,5; Fabbrini 8 (90' Rispoli), Poli 6 (69' Mustacchio 6,5), Bolzoni 7, Schelotto 6,5; Okaka 6,5, Destro 6,5 (53' Marrone 6). A disposizione: Frison, Ariaudo, Borini, Macheda. CT: Casiraghi 7

BIELORUSSIA (4-2-3-1): Hutar, Veretilo, Filipenko, Politevich, Matveichyk; Sivakov, Drahun; Voronkov (64' Rekish), Yurchenko, Niakhaichyk; Skavish. A disposizione: Gomelko, Astraukh, Baha, Bukatin, Savastsyanau, Obrazau. CT: Kondratiev

ARBITRO:Koukoulakis (Grecia)

AMMONITI: Destro, De Silvestri, Schelotto, Fabbrini (I), Matveichyk (B)

Rosario Ligato

lunedì 4 ottobre 2010

Barça,una Cantera mondiale

di Maurizio Viscidi, Alessandro Pane e Massimo Lucchesi

La nostra visita a Barcellona non si è limitata all’osservazione della prima squadra (vedi “l’Allenatore” n. 1 del 2010), ma ha riguardato anche lo studio del settore giovanile. Per certi aspetti questa seconda parte ci pare più interessante della prima. Noi pensiamo che la Cantera del Barcellona sia una vera scuola di calcio nella quale, oltre alla qualità dei singoli, esistono una filosofia di gioco e un metodo di lavoro che sono condivisi dal Barcellona B fino ai più piccoli. Un modello che vale un mondiale, dato che la Spagna che ha vinto la sua prima Coppa del Mondo in Sudafrica si basava sul blocco del Barça, nato proprio nella Cantera Blaugrana.

Metodi e filosofia
Tutti gli atleti appartenenti al club catalano si allenano, come la prima squadra, nella Ciutat Esportiva Joan Gamper. Il complesso, che sorge a Sant Joan Despì, alla periferia di Barcellona, è stato inaugurato nel 2006 ed è veramente immenso. Al suo interno ci sono ben nove campi da calcio, alcuni in erba sintetica, altri in erba naturale. Alcuni, con tribune annesse, vengono utilizzati per ospitare gli incontri del settore giovanile. Oltre ai campi, la struttura è completata da un padiglione Multisport per gli allenamenti di basket, futsal, pallamano e via dicendo nonché dai padiglioni dedicati a uffici, palestre, sale mediche, ufficio stampa e tv ecc. Sempre all'interno della cittadella sportiva è in costruzione la nuova Masìa, ovvero l'enorme edificio che ospiterà gli atleti del club catalano, che attualmente
Una delle superfici in erba naturale della cittadella sportiva del Barcellona.

L'organigramma del settore giovanile del Barcellona
Per il Barcellona la differenza tra settore giovanile e prima squadra non è marcata come in Italia. Come anticipato, gli atleti della prima squadra e quelli del settore giovanile si allenano, seppur in orari diversi, all'interno della cittadella sportiva. Le gigantografie di Messi, Iniesta, Xavi, Puyol e di tutti gli altri campioni che si sono formati nella cantera blaugrana adornano le reti di recinzione dei vari impianti e, oltre a fungere da esempio e punto di riferimento. sembrano invitare i più giovani a ripeterne le gesta. Pep Guardiola conosce perfettamente i metodi di lavoro di lavoro del settore giovanile e insieme a Beguiristain (direttore generale al tempo della nostra visita, poi sostituito da Andoni Zubizarreta), Alexanco (responsabile della Cantera) e Capellas (responsabile tecnico della Cantera) forma una specie di “comitato centrale” che pilota il lavoro di tutto il settore giovanile.

Le squadre del Barcellona
Oltre alla prima squadra il Barcellona dispone della squadra B (Barcelona Atlètic) che disputa un campionato paragonabile alla Prima divisione italiana e dove giocano i migliori prodotti del vivaio, ma anche giocatori più anziani. La categoria Juvenil A è invece composta dai ragazzi del ’91 e del ’92, mentre alla categoria Juvenil B appartengono i nati nel ’92 e ’93. Sotto la Juvenil c'è la categoria Cadet A e B per i nati dal ’94 al ’95, la categoria Infantil A e B per i nati dal ’96 al ’97, Alevì A e B (’98 e ’99), Benjamì A e B (2000 e 2001) e Prebenjamì (2002). Ogni squadra ha un allenatore ed un vice.

Articolo completo (900 kb.)


Fino alla categoria Cadet c'è l'obbligo per ogni allenatore di far disputare almeno il 40% dei minuti di gioco a tutti i componenti della rosa. C'è poi un tecnico, Carlos Bueno, che si occupa della tecnica specifica e che lavora giornalmente con giocatori di diverse età, ma omogenei per ruolo. Le squadre effettuano dalle tre alle cinque sedute settimanali, oltre alla partita, a seconda della categoria e gli allenamenti vengono svolti dalle 17.30 alle 19 per ciò che concerne la categoria Juvenil e dalle 19 alle 20.30 dai Cadet in giù. Il team tecnico di ogni squadra è composto delle seguenti figure: allenatore, vice-allenatore, fisioterapista, magazziniere, dirigente accompagnatore.

Gli allenatori
Per essere allenatori del settore giovanile del Barcellona bisogna avere tre requisiti: formazione universitaria, essere stati giocatori di calcio ed avere particolari doti da un punto di vista tecnico ed educativo. Tutti gli allenatori fanno parte di una struttura tecnica che ha come riferimento i responsabili Albert Capellas ed Albert Banaiges. Il primo è il responsabile dalla categoria Barça B alla categoria Cadet A (nati nel ’94). Benaiges è invece responsabile dalla categoria Cadet B (nati nel ’95) fino ai Prebenjamì (2002). La metodologia di lavoro, i mezzi e gli obiettivi dell’allenamento sono predeterminati e ciò fa sì che i tecnici debbano attenersi al modello formativo del club.